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[In ospedale: il tempo passa nel silenzio nervoso dell’attesa]
Immagino che un genitore, qualsiasi siano gli eventi che lo hanno portato fino a quel momento, davanti a un figlio privo di sensi e forse in pericolo di vita non possa non sentirsi morire a sua volta.. anche per un figlio deve essere così.
Se al posto di quella ragazza ora ci dovesse essere mia madre io.. mi sentirei svenire. Non avrei più la forza di camminare, restare in piedi, nemmeno di respirare.. Forse anche i Weston in questo momento, nel vedere la loro figlia distesa e priva di sensi, si sentono in questo modo...
Non riesco a pensare a cosa si possa provare nel perdere un figlio.. ne tantomeno riesco a concepire di perdere un genitore.. Mammina…non voglio.. non riesco a pensarci.. il solo pensiero mi fa terribilmente male… sento un groppo alla gola e le lacrime che si preparano a sgorgare…
Che stupida che sono. Piangere per qualcosa che non esiste, mentre intorno a me ci sono persone che questa esperienza l’hanno vissuta davvero.. I Black per esempio. Per quanto ne so, loro hanno perso davvero i loro genitori… non so quando, non so perché, non so come… so solo che è successo. Non ci avevo mai riflettuto bene ma.. i Black che conosco sono probabilmente il risultato di quell’orribile esperienza. La terribile situazione che li ha portati a perdere i loro genitori li ha condizionati fino a portarli ad essere quello che sono oggi? E’ per questo che si comportano in quel modo strano? Si diventa così se si perdono entrambi i genitori? E chi invece ne ha sempre avuto solo uno? Ah, mi sta venendo il mal di testa…
Non posso… non posso capire cosa si prova a perdere due genitori… perché non so cosa si prova ad averne due. Vorrei poterli capire, vorrei comprendere il loro dolore, vorrei aiutarli.. ma non posso. Cosa starà provando Noemi in questo momento? E i suoi genitori? Cosa posso fare per farli stare meglio? Nulla, non posso fare nulla… sono impotente.. sono inutile!