Episodio 2: Cercasi insegnante
“Pensi che uno come me potrebbe stare con una bambina senza cervello come te?”
Quelle parole mi rimbombano ancora in testa…
E’ passata ormai una settimana da quando io e mia madre siamo andate a vivere in casa Black. Forse la sventura più grande che ci potesse capitare, ancora di più dell’incendio che ha distrutto la nostra vecchia abitazione.
Sono venuta a scoprire presto che Nicholas e Simon non sono figli del signor Robert Black ma suoi nipoti, sebbene io non sappia ancora il grado di parentela che li lega… ho imparato a mie spese che l’argomento “genitori” è un tabù in casa Black.
Quei dure ragazzi hanno un comportamento unico nel loro genere: sono sempre scontrosi e… oserei dire MALIGNI. Sembra quasi che godano nel ferire le persone e non sono per niente in grado di relazionarsi con gli altri in maniera “normale”.
Nicholas Black, il ragazzo che riesce in qualunque cosa, misterioso e sempre riservato, con uno sguardo irresistibilmente magnetico: è questa l’immagine che si ha di lui a scuola. Il fatto di essere finita a vivere con lui mi ha permesso di osservarlo più da vicino e di capire la sua vera natura: un uomo di ghiaccio, completamente insensibile e con un indole quasi maligna. E’ così freddo e indifferente ad ogni mio tentativo di relazionarmi con lui, come se non gli importasse…
[Lunedì mattina, ora di andare a scuola]
Ormai sono giorni che mi alzo tardi per non dover incrociare i Black a colazione.. non ho ancora il coraggio di rivedere il suo viso… (In più oggi il prof di storia interroga alla prima ora e non so niente!) [Ahh ecco!]
Finalmente , per la prima volta, ho a disposizione tutta la casa per me e così ne ho approfittato per curiosare un po’ in giro.
Nel corridoio del primo piano c’è una piccola libreria che contiene libri di vario genere: fotografia, storia, cultura, religione …MH? E questo cos’è?
C’è un album fotografico nascosto in fondo agli scaffali a prendere polvere: contiene parecchie foto di paesaggi molto belli che non riconosco. Un momento.. dentro c’è una bustina che contiene altre foto. Questa volta ritrae delle persone.. una bambina, molto carina con un vestitino di pizzo, chissà chi è..
Spero proprio che i Black non abbiano anche una sorella, non sarei in grado di sopportare un altro membro di quella famiglia… Sul retro della foto c’è scritta una data e sembra risalire a diciassette anni fa.. sembra esserci anche una scritta: ... "
Carnevale del piccolo Nick"...
COOOOOSA??!! Un piccolo Black vestito da bambina?!! Non ci posso credere! Ahahahahah!
[Le sono venute le lacrime dal ridere]
Questa fotografia potrebbe essere la risposta a tutti i miei problemi, il mezzo per poter raddrizzare il caratteraccio di Black una volta per tutte! Devo pensare bene a come utilizzarla..
Accidenti! Si sta facendo tardi, meglio scendere!
[In cucina]
- Robert : “Buongiorno signorina! Credevo fossi già uscita per andare a scuola.”
- Susanna: “S…signor Robert, buon giorno! Credevo non ci fosse più nessuno in casa… mi scusi non mi ha suonato la sveglia.”
[bugia!]
- Robert: “Oh che sfortuna! Oggi è il mio giorno libero, siediti che ti preparo qualcosa prima che tu vada.”
- Susanna: “Oh grazie ma non deve disturbarsi..”
- Robert: ”Sciocchezze, prego!” *indica la sedia*
- Robert: “Era da un po’ che cercavo un occasione per fare due chiacchiere.”
- Susanna: “Oh.. ah si?..” *imbarazzata*
- Robert: “Dimmi, come ti stai trovando qui da noi?”
- Susanna: “B.. bene, grazie!”
- Robert: “Non deve essere affatto facile perdere la propria casa e ritrovarsi a vivere con degli estranei..”
- Susanna: “Si… i primi giorni sono stati difficili…”
- Robert: “ Se Nick e Simon ti hanno creato dei problemi mi dispiace … vedi.. non devi prendertela, loro si comportano in maniera così con tutti, persino con me.”
- Susanna: “Ah, davvero?”
- Robert: “E’ così. Hanno sempre avuto problemi ad esprimere quello che provano… A dire il vero, non sono mai stato tanto pratico nemmeno io in queste cose.. magari è per questo che sono ancora scapolo, oh oh..!! Potrebbe essere costruttivo per noi avere per un po’ in giro per casa delle donne, si sa che siete più afferrate in materia!”
- Susanna: “Oh bè, la mia Mammina non si fa mai problemi a esprimere quello che pensa o prova…”
- Robert: “Non stento a crederlo, oh oh! Ad ogni modo, Simon e Nicholas sono tipi particolari, ti chiedo soltanto di avere pazienza e di non rinunciare subito con loro. Sotto quella corazza dura che si portano si nasconde un animo buono, te lo assicuro!”
- Susanna: “Molto in fondo però…”
- Robert: “Comunque mi dispiace molto se ti hanno reso la prima settimana qui un po’ difficile, cercherò di parlargli.”
- Susanna: “No, non si preoccupi, me ne occuperò io! Signor Robert, grazie per la colazione.. e per la chiacchierata. E grazie ancora per l’ospitalità.”
- Robert: “Figurati, quando vuoi, mia cara!”
Certo che il signor Robert è completamente diverso dai suoi nipoti.. allora uno normale c’è in questa famiglia! Le sue parole mi hanno un pochino confortata; se è lui a chiedermelo, proverò a tenere duro e a non mollare con quei due.
La chiacchierata con il signor Robert e la foto esilarante della “piccola Black” mi hanno ridato la giusta carica, è ora di andare a scuola!