[A scuola, nei corridoi]
- Susanna: “Ehi ragazze! Noemi non è ancora arrivata?”
- Katia: “Oggi non viene, l’ho appena sentita per messaggi. Piuttosto vieni qua, il tizio dei volantini ha colpito ancora…”
Nicholas Black ha iniziato a dare lezioni private!
Le sue lezioni sembra diano i loro frutti visto l’improvviso miglioramento dei voti della Smith, sua recente allieva. Ma cosa c’è davvero tra i due? Se la risposta è “assolutamente niente” allora Black non dovrebbe avere problemi ad accettare nuovi ragazzi come suoi studenti.. o questa è solo una prerogativa della Smith? [ecc..]
- Susanna: “Ehhh?? Ma come lo hanno scoperto?! Tutto questo sta diventando ridicolo!”
- Katia: “Assurdo, sembra quasi che ti abbia preso di mira”
- Angela: “A me non sembra ce l’abbia tanto con te quanto piuttosto con la scuola in generale.”
- Katia: “Che intendi dire?”
- Angela: “Sembra quasi voler provocare, come se l’autore si aspettasse di vedere delle reazioni.”
- Susanna: “Se il suo scopo è far infuriare la gente allora ci è riuscito alla grande! La trovo una cosa meschina e vigliacca”
- Katia: “Su Susi non ci pensare...”
[in classe]
- Katia: “E così tu e Noemi ve ne andrete a fare una bella gita nel fine settimana!”
- Susanna: “Ma quale gita, si tratta di un raduno del club di atletica al quale sono costretta ad andare! Tutta colpa di quella Emily Jewish che si è ammalata proprio qualche giorno prima della partenza e così ho dovuto prendere il suo posto! Sono una schiappa in atletica, sono entrata nel club solo perché c’era Black… che stupida!”
Il club di atletica funziona così: chiunque può iscriversi e può partecipare agli allenamenti e i giochi che si organizzano a scuola ma solo un numero limitato di persone, i migliori, partecipano alla squadra e gareggia dei tornei con le altre scuole. Io ovviamente, a differenza di Noemi, mi sono iscritta al club ma non ho mai avuto grande intenzione di partecipare seriamente… tuttavia quest’anno, per una serie di circostanze dovute a una carenza di iscritti, mi sono ritrovata a partecipare alla squadra senza volerlo…
- Angela: “Aspetta, quanto durerà la gita?”
- Susanna: “Ancora, non è una gita! Comunque un paio di giorni..”
- Angela: “Quindi vuol dire che dormirete fuori in albergo?”
- Susanna: “No, veramente staremo in tenda.”
- Angela: “In tenda?! Ancora meglio!”
- Katia: “Dove vuoi arrivare?”
- Angela: “Ma non capisci la fortuna che hai! Starai nello stesso campeggio con Black per una notte intera!
- Katia: “Che cavolo dici Angela, tu sei dimenticata che vivono insieme?”
- Angela: “Si lo so, ma non è la stessa cosa. Questa volta sarete soli soletti senza genitori o fratellini maligni in giro a disturbarvi! E poi cosa c’è di più romantico che dormire nella stessa tenda sotto le stelle?”
- Susanna: “Si certo.. Credo tu stia giocando un po’ troppo di fantasia”
- Angela: “Avrete sicuramente più tempo per parlare e conoscervi meglio, pensaci!”
- Susanna: “Se lo dici tu…piuttosto, spero proprio che Noemi si riprenda per domani, non potrei resistere senza di lei..”
Angela è sempre così, sogna ad occhi aperti. Tuttavia devo ammettere che non sono così tanto dispiaciuta di partire, forse è perché sento il bisogno di staccare dagli ultimi eventi orribili che mi sono successi… Oppure, come dice Angela, può darsi che sono semplicemente contenta di passare un po’ più di tempo con Black….
In fin dei conti, anche se viviamo insieme, conduciamo lo stesso due vite separate. A scuola continua a non volere che gli rivolga la parola e a casa, se non è fuori da qualche altra parte, se ne sta sempre per le sue e non vuole essere disturbato. Un campeggio insieme magari lo potrebbe portare ad essere più espansivo e aprirsi di più..