Noooo che carini che erano Charm e Ryan
Cosa è successo? Perchè Charm ha lasciato che lo uccidessero ?
La peggio tortura penso sia proprio la privazione di sonno, ne so qualcosa
E ora che ha confessato? Qualcuno verrà a tirarla fuori da li???
PS: Amo quel carcere le tue scenografie sono sempre stupende e super realistiche
Bleed for me
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Eh sì povera, anche se diciamo che non è esattamente una santarellina eh
Domani aggiorno!
Eeeehh più avanti si scoprirà cos'è successo.archisim ha scritto: ↑07 gen 2019, 13:57 Noooo che carini che erano Charm e Ryan
Cosa è successo? Perchè Charm ha lasciato che lo uccidessero ?
La peggio tortura penso sia proprio la privazione di sonno, ne so qualcosa
E ora che ha confessato? Qualcuno verrà a tirarla fuori da li???
PS: Amo quel carcere le tue scenografie sono sempre stupende e super realistiche
Ahahahahaha in effetti credo proprio di sì che sia la peggiore
Vedremo, di certo non potrà stare lì per sempre u.u
Grassieeee ♥ Mai quanto le tue comunque *w*
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RIASSUNTO
Charmaine stava dormendo, finalmente. Dopo la confessione avevano cominciato a darle tregua. Probabilmente perché dovevano verificare tutte le informazioni che aveva rivelato.
Ad un certo punto sentì degli strani rumori, come se qualcosa di molto pesante fosse caduto per terra. Quando lo stesso rumore si ripeté, si alzò per vedere cosa stava succedendo.
La porta della cella si aprì leggermente. Non sapeva cosa stava succedendo, ma di certo non si sarebbe lasciata scappare l'occasione di andarsene da lì.
Uscì dalla cella e vide che tutte le guardie erano a terra.
....
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Charmaine stava dormendo, finalmente. Dopo la confessione avevano cominciato a darle tregua. Probabilmente perché dovevano verificare tutte le informazioni che aveva rivelato.
Ad un certo punto sentì degli strani rumori, come se qualcosa di molto pesante fosse caduto per terra. Quando lo stesso rumore si ripeté, si alzò per vedere cosa stava succedendo.
La porta della cella si aprì leggermente. Non sapeva cosa stava succedendo, ma di certo non si sarebbe lasciata scappare l'occasione di andarsene da lì.
Uscì dalla cella e vide che tutte le guardie erano a terra.
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Curiosamente solo la porta della sua cella era aperta.
Avanzò senza curarsi troppo di cosa stava accadendo a quelle persone. Anzi, a dirla tutta non gliene fregava proprio nulla. Provava pure un senso di soddisfazione nel vederle a terra, sperava fossero tutte morte.
Si incamminò verso il cancello.
Ad un certo punto cominciò a sentirsi strana.
La testa le girava, la vista le si stava annebbiando. Piano piano stava perdendo forza nelle gambe e nelle braccia.
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Curiosamente solo la porta della sua cella era aperta.
Avanzò senza curarsi troppo di cosa stava accadendo a quelle persone. Anzi, a dirla tutta non gliene fregava proprio nulla. Provava pure un senso di soddisfazione nel vederle a terra, sperava fossero tutte morte.
Si incamminò verso il cancello.
Ad un certo punto cominciò a sentirsi strana.
La testa le girava, la vista le si stava annebbiando. Piano piano stava perdendo forza nelle gambe e nelle braccia.
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Si accasciò per terra, tentando di capire cosa stesse succedendo.
Un attimo prima di chiudere gli occhi e svenire, intravide una figura avvicinarsi a lei ed accucciarsi.
"Ti avevo detto che ci saremmo rivisti" fu tutto quello che sentì, poi il buio.
Si risvegliò in una camera da letto.
Non appena ebbe riacquistato un po' di lucidità, riconobbe subito la casa.
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Si accasciò per terra, tentando di capire cosa stesse succedendo.
Un attimo prima di chiudere gli occhi e svenire, intravide una figura avvicinarsi a lei ed accucciarsi.
"Ti avevo detto che ci saremmo rivisti" fu tutto quello che sentì, poi il buio.
Si risvegliò in una camera da letto.
Non appena ebbe riacquistato un po' di lucidità, riconobbe subito la casa.
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Aveva ancora addosso i vestiti della prigione, di fianco a lei un armadio con abiti da donna della sua taglia, ad occhio e croce.
Prima di pensare a cambiarsi, si mise a cercare delle armi, ma non v'era nulla di utile che potesse usare.
Si cambiò, sbarazzandosi di quell’orribile giallo che aveva imparato ad odiare.
Doveva ammettere che stare in piedi le causava uno strano effetto, la testa le girava leggermente ma soprattutto si sentiva debole, come se non avesse mangiato e bevuto da giorni.
Trovò Keir mentre lavorava nel suo laboratorio.
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Aveva ancora addosso i vestiti della prigione, di fianco a lei un armadio con abiti da donna della sua taglia, ad occhio e croce.
Prima di pensare a cambiarsi, si mise a cercare delle armi, ma non v'era nulla di utile che potesse usare.
Si cambiò, sbarazzandosi di quell’orribile giallo che aveva imparato ad odiare.
Doveva ammettere che stare in piedi le causava uno strano effetto, la testa le girava leggermente ma soprattutto si sentiva debole, come se non avesse mangiato e bevuto da giorni.
Trovò Keir mentre lavorava nel suo laboratorio.
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Non appena si accorse di lei, si girò immediatamente, prese una pastiglia dal cassetto della scrivania e si diresse in cucina, dicendole di seguirlo.
Giunti in cucina, sciolse la pastiglia in un bicchiere d'acqua, porgendoglielo assieme ad un panino molto invitante.
"So bene quali sono gli effetti collaterali del sonnifero che ho usato, avrai fame."
Charmaine si sedette a tavola, fissando prima il cibo poi lui, cercando di comprendere quali fossero le sue intenzioni. Si soffermò particolarmente sul bicchiere.
"E' un ricostituente." Disse lui per tentare di rassicurarla, fallendo.
"Se avessi voluto avvelenarti l'avrei già fatto. Ho avuto un sacco di occasioni mentre eri priva di sensi."
"Sto bene così, grazie." Disse senza toccare né cibo né acqua.
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Non appena si accorse di lei, si girò immediatamente, prese una pastiglia dal cassetto della scrivania e si diresse in cucina, dicendole di seguirlo.
Giunti in cucina, sciolse la pastiglia in un bicchiere d'acqua, porgendoglielo assieme ad un panino molto invitante.
"So bene quali sono gli effetti collaterali del sonnifero che ho usato, avrai fame."
Charmaine si sedette a tavola, fissando prima il cibo poi lui, cercando di comprendere quali fossero le sue intenzioni. Si soffermò particolarmente sul bicchiere.
"E' un ricostituente." Disse lui per tentare di rassicurarla, fallendo.
"Se avessi voluto avvelenarti l'avrei già fatto. Ho avuto un sacco di occasioni mentre eri priva di sensi."
"Sto bene così, grazie." Disse senza toccare né cibo né acqua.
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...
Keir sospirò divertito. "Come vuoi" disse prima di tagliare a metà il panino.
Prese la prima metà per mangiarla, ma Charmaine lo bloccò.
"Prendi l'altro pezzo" disse seria.
Keir sorrise nuovamente, eseguendo l'ordine.
Dopo aver visto che effetti collaterali non ce n'erano, o almeno così pareva, Charmaine decise di mangiare il pezzo rimasto.
"Ti ringrazierei per avermi fatto evadere, ma preferisco andare subito al sodo e chiederti cosa vuoi." Domandò.
"Magari volevo soltanto rivederti."
"Improbabile."
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Keir sospirò divertito. "Come vuoi" disse prima di tagliare a metà il panino.
Prese la prima metà per mangiarla, ma Charmaine lo bloccò.
"Prendi l'altro pezzo" disse seria.
Keir sorrise nuovamente, eseguendo l'ordine.
Dopo aver visto che effetti collaterali non ce n'erano, o almeno così pareva, Charmaine decise di mangiare il pezzo rimasto.
"Ti ringrazierei per avermi fatto evadere, ma preferisco andare subito al sodo e chiederti cosa vuoi." Domandò.
"Magari volevo soltanto rivederti."
"Improbabile."
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"Tuttavia possibile."
Charmaine incrociò le braccia, fissandolo.
"E va bene. Ho bisogno della tua assistenza per un lavoro. Avrei voluto assumerti normalmente ma eri stata arrestata, quindi ho dovuto farti evadere."
Charmaine era perplessa. Tutta la fatica per farla evadere, solo per un lavoro? Doveva essere un affare parecchio importante. E parecchio pericoloso. E lui doveva essere parecchio potente per potersi permettere un'azione del genere, cosa che dalle ricerche di Lynette non risultava.
"Inoltre, una volta finito il lavoro, ti posso offrire una nuova identità. Considerala... come un pagamento. Puoi scegliere tra quello oppure dei banali soldi."
"Di che lavoro si tratterebbe?"
Era incuriosita. La prospettiva di una nuova vita la attirava, e dato che lui aveva le risorse per far evadere qualcuno da una prigione segreta di massima sicurezza, evidentemente le aveva pure per creare documenti falsi di buona fattura. Forse era per quello che le ricerche su di lui erano servite a poco e niente. Il pensiero le fece ben sperare.
"Non posso darti i dettagli ora per ovvi motivi, ma posso dirti che ti ho scelta per la tua abilità."
"Se rifiutassi?"
"Non credo che tu abbia molta scelta..."
"Tuttavia possibile."
Charmaine incrociò le braccia, fissandolo.
"E va bene. Ho bisogno della tua assistenza per un lavoro. Avrei voluto assumerti normalmente ma eri stata arrestata, quindi ho dovuto farti evadere."
Charmaine era perplessa. Tutta la fatica per farla evadere, solo per un lavoro? Doveva essere un affare parecchio importante. E parecchio pericoloso. E lui doveva essere parecchio potente per potersi permettere un'azione del genere, cosa che dalle ricerche di Lynette non risultava.
"Inoltre, una volta finito il lavoro, ti posso offrire una nuova identità. Considerala... come un pagamento. Puoi scegliere tra quello oppure dei banali soldi."
"Di che lavoro si tratterebbe?"
Era incuriosita. La prospettiva di una nuova vita la attirava, e dato che lui aveva le risorse per far evadere qualcuno da una prigione segreta di massima sicurezza, evidentemente le aveva pure per creare documenti falsi di buona fattura. Forse era per quello che le ricerche su di lui erano servite a poco e niente. Il pensiero le fece ben sperare.
"Non posso darti i dettagli ora per ovvi motivi, ma posso dirti che ti ho scelta per la tua abilità."
"Se rifiutassi?"
"Non credo che tu abbia molta scelta..."