La normalissima famiglia Miller
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A casa ho detto che sarei rimasto fino a tardi al lavoro per fare gli straordinari, mentre invece ero in un piccolo villaggio appena fuori Windenburg con Chiara. La mia famiglia non sa ancora nulla di tutta questa storia, come neanche la sua.
Chiara: allora, com'è andato il primo giorno di lavoro? Posso chiamarti sbirro adesso?
Leo: abbiamo passato la maggior parte della giornata a cercare una collana non molto lontano da qui, alla fine.
Chiara: ma dai, allora penso proprio di aver sentito parlare di voi, sai? La signora Villareal sembrava proprio arrabbiata...
Televisore: passiamo ora alle prossime elezioni, il signor S. continua ad essere in testa ai sondaggi. Sentiamo quello che ha da dire...
Leo: ma pure qui devono far vedere quel canale?
Chiara: possiamo chiedere al barista di spegnere quell'affare? Non ho nessuna intenzione di stare ad ascoltare i suoi farfugliamenti senza senso pure qui.
Chiara si faceva sempre scura in volto quando qualcuno nominava il signor S. A casa litigavano sempre più spesso, anche lei non vedeva l'ora di diplomarsi, diventare maggiorenne e potersene andare da quella gente che non aveva mai davvero considerato come la sua famiglia.
E anch'io avrei voluto soltanto aiutarla ad allontanarsi da quella gente che la faceva solo soffrire, e che la obbligava a mostrarsi da qualcuno di diverso da quello che davvero puramente per poter salvare le apparenze.
Il suo però non era lo sguardo rassegnato di qualcuno che si è arreso, anzi più il tempo passava e più sembrava determinata nel voler mettere i bastoni tra le ruote a suo padre.
La mia famiglia potrà anche pensare che stia sbagliando, che tutto questo è troppo rischioso per tutti quanti noi. Ma più passa il tempo, più mi convinco di voler restare al fianco di Chiara, qualsiasi cosa ci succeda.
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Capitolo 47.2:
La soffiata
Dal diario di Leo
Sta nevicando parecchio, finalmente io e Aster siamo riusciti ad assemblare il nostro primo pupazzo di neve! È stato divertente, ma non mi aspettavo di congelarmi così tanto...
È un peccato che non ci sia anche Orion, si sarebbe di sicuro divertito ad aggiungergli in testa una cresta punk di ghiaccio.
Nonostante il freddo, la campagna elettorale del signor S. procede a passo spedito, più passa il tempo più la sua vittoria pare certa. Non possiamo fare a meno che sentirci sempre meno al sicuro, in una situazione del genere.
TV: il signor S. invita inoltre la popolazione a segnalare ogni comportamento sospetto alle autorità, come anche...
Papà continua ad essere il più informato sui fatti, ha ancora contatti con il giornale d'opposizione per cui ha scritto fino a poco tempo fa.
Enrico: i telegiornali non ne parlano ancora, ma vogliono introdurre una ricompensa a chi denuncia gli alieni sotto camuffamento. Di questo passo...
Luna: vorrà dire che faremo più attenzione. Non dovresti preoccuparti troppo...
Ormai papà è molto anziano, gli farà bene continuare ad preoccuparsi tanto per il signor S.?
La soffiata
Dal diario di Leo
Sta nevicando parecchio, finalmente io e Aster siamo riusciti ad assemblare il nostro primo pupazzo di neve! È stato divertente, ma non mi aspettavo di congelarmi così tanto...
È un peccato che non ci sia anche Orion, si sarebbe di sicuro divertito ad aggiungergli in testa una cresta punk di ghiaccio.
Nonostante il freddo, la campagna elettorale del signor S. procede a passo spedito, più passa il tempo più la sua vittoria pare certa. Non possiamo fare a meno che sentirci sempre meno al sicuro, in una situazione del genere.
TV: il signor S. invita inoltre la popolazione a segnalare ogni comportamento sospetto alle autorità, come anche...
Papà continua ad essere il più informato sui fatti, ha ancora contatti con il giornale d'opposizione per cui ha scritto fino a poco tempo fa.
Enrico: i telegiornali non ne parlano ancora, ma vogliono introdurre una ricompensa a chi denuncia gli alieni sotto camuffamento. Di questo passo...
Luna: vorrà dire che faremo più attenzione. Non dovresti preoccuparti troppo...
Ormai papà è molto anziano, gli farà bene continuare ad preoccuparsi tanto per il signor S.?
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La situazione non va proprio giù neppure a Chiara, ha preso l'abitudine di protestare proprio di fronte al parlamento.
Anche se, almeno per il momento, non sembra che ci sia molta gente che la sta ad ascoltare.
Al lavoro invece continuano a tenermi fuori dai casi più interessanti. Oggi mi hanno mandato ad arrestare la presunta colpevole di un furto in pescheria, a chi verrebbe mai in mente di rubare qualche trota?
Non ci è voluto molto a trovare la sospettata...
Come neppure a trovare la refurtiva.
Detenuta: ok, potrei saperne qualcosa dopotutto...
Anche se, almeno per il momento, non sembra che ci sia molta gente che la sta ad ascoltare.
Al lavoro invece continuano a tenermi fuori dai casi più interessanti. Oggi mi hanno mandato ad arrestare la presunta colpevole di un furto in pescheria, a chi verrebbe mai in mente di rubare qualche trota?
Non ci è voluto molto a trovare la sospettata...
Come neppure a trovare la refurtiva.
Detenuta: ok, potrei saperne qualcosa dopotutto...
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Ho poi dovuto fare rapporto al capitano della caserma. Sembrava quasi divertito dal caso della pescheria, ma anche stranamente pensieroso per qualcosa...
Leo: e questo è quanto, capitano.
Capitano: ottimo lavoro.
Dal diario di Luna
Che giornata, non so neanche da che cosa dovrei iniziare, né sono sicura di averne le forze...
Sembrava una domenica mattina sonnacchiosa come tante altre, sembrava che nulla di strano potesse succedere.
Di punto in bianco, abbiamo sentito bussare con insistenza alla porta di casa. Un po' perplesso, Leo si è alzato ed è andato ad aprire.
Leo: (sorpreso) Capitano? Che cos'è successo?
Capitano: (serissimo) credo che questo ce lo dovrete spiegare voi...
Poteva anche non essere in uniforme, ma aveva con sé un mandato per perquisire casa nostra. Non sappiamo se a fare la soffiata sia stato qualche vicino di casa, qualche nostro collega di lavoro o di scuola o chissà che altro, non ne abbiamo proprio idea. In fondo, non è neppure così importante.
Quello che conta sul serio, il nostro vero problema, è che siamo stati denunciati come possibili alieni camuffati nel quartiere.
Non abbiamo potuto fare altro che farci da parte e lasciare entrare gli agenti. A quel punto non ci è voluto molto prima che scoprissero i documenti falsi, le vecchie invenzioni di mio padre e tutto il resto.
Capitano: documenti falsi, contraffazione di cartelle mediche, camuffamento alieno non permesso... temo che le cose non si metteranno bene per voi, d'ora in poi.
Leo: e questo è quanto, capitano.
Capitano: ottimo lavoro.
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Dal diario di Luna
Che giornata, non so neanche da che cosa dovrei iniziare, né sono sicura di averne le forze...
Sembrava una domenica mattina sonnacchiosa come tante altre, sembrava che nulla di strano potesse succedere.
Di punto in bianco, abbiamo sentito bussare con insistenza alla porta di casa. Un po' perplesso, Leo si è alzato ed è andato ad aprire.
Leo: (sorpreso) Capitano? Che cos'è successo?
Capitano: (serissimo) credo che questo ce lo dovrete spiegare voi...
Poteva anche non essere in uniforme, ma aveva con sé un mandato per perquisire casa nostra. Non sappiamo se a fare la soffiata sia stato qualche vicino di casa, qualche nostro collega di lavoro o di scuola o chissà che altro, non ne abbiamo proprio idea. In fondo, non è neppure così importante.
Quello che conta sul serio, il nostro vero problema, è che siamo stati denunciati come possibili alieni camuffati nel quartiere.
Non abbiamo potuto fare altro che farci da parte e lasciare entrare gli agenti. A quel punto non ci è voluto molto prima che scoprissero i documenti falsi, le vecchie invenzioni di mio padre e tutto il resto.
Capitano: documenti falsi, contraffazione di cartelle mediche, camuffamento alieno non permesso... temo che le cose non si metteranno bene per voi, d'ora in poi.
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Leo e Aster non hanno detto proprio nulla, ma potevo solo leggere paura e sconforto nei loro occhi. Mi girai ancora verso Enrico, che esibiva un mezzo sorriso tirato per cercare di farsi forza.
Enrico: stavolta siamo proprio fregati, eh?
Le forze dell'ordine a quel punto non ci hanno messo molto a mettere assieme i pezzi e a collegarci alla famiglia Miller scomparsa da Oasis Spring circa dieci anni prima. Aveva ragione Enrico, eravamo proprio fregati.
La pena peggiore è toccata a me e Enrico, perché oltre al camuffamento non permesso durato dieci anni abbiamo anche falsificato un gran numero di cartelle mediche e documenti d'identità. Abbiamo evitato il carcere e ottenuto i domiciliari solo a causa della nostra età, ma la pena prevista per crimini del genere è di parecchi anni.
I ragazzi invece sono solo imputati di camuffamento illecito, con l'attenuante che per la maggior parte del tempo erano di fatto minorenni, quindi saranno tenuti sotto controllo qui a casa con noi solo fin quando la loro pena non sarà decretata dal giudice. Nel loro caso, dovrebbe trattarsi di una multa o poco più. E, naturalmente, non potranno più usare un camuffamento.
Orion forse è quello che se la cava meglio: ora è ufficialmente ricercato dalla polizia, ma non credo che rischi davvero qualcosa fin quando resterà su Sixam.
In tutto questo però, non possiamo evitare di domandarci: quanto hanno perso davvero i nostri figli? Che futuro potrebbero avere, dopo una cosa del genere? Hanno perso il lavoro, molti dei loro amici, e ora tutto il quartiere ci guarda con sospetto. Che cosa abbiamo sbagliato?
Enrico: (serio) ormai io e Luna siamo anziani, per noi non ha senso fare discorsi del genere. Ma voi siete ancora giovani, appena le forze dell'ordine vi daranno un attimo di tregua potreste ricominciare da zero da qualche altra parte. O anche andare su Sixam con Orion...
Leo e Aster non gli hanno risposto, neppure loro sembrano sapere che cosa fare.
Non era passata neanche una settimana dall'inizio dei nostri arresti domiciliari, che l'amica (?) di Aster, Roberta, era venuta a bussare alla nostra porta tutta preoccupata.
Non appena quei due si sono visti si sono limitati ad abbracciarsi forte, senza dire nulla. Lei non sembrava neppure minimamente sorpresa di vederci con un aspetto diverso, ma solo tremendamente dispiaciuta per la situazione in cui ci troviamo. Aster doveva essere riuscito a spiegarle tutto, dopo l'ultima volta che l'abbiamo vista.
Enrico: stavolta siamo proprio fregati, eh?
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Le forze dell'ordine a quel punto non ci hanno messo molto a mettere assieme i pezzi e a collegarci alla famiglia Miller scomparsa da Oasis Spring circa dieci anni prima. Aveva ragione Enrico, eravamo proprio fregati.
La pena peggiore è toccata a me e Enrico, perché oltre al camuffamento non permesso durato dieci anni abbiamo anche falsificato un gran numero di cartelle mediche e documenti d'identità. Abbiamo evitato il carcere e ottenuto i domiciliari solo a causa della nostra età, ma la pena prevista per crimini del genere è di parecchi anni.
I ragazzi invece sono solo imputati di camuffamento illecito, con l'attenuante che per la maggior parte del tempo erano di fatto minorenni, quindi saranno tenuti sotto controllo qui a casa con noi solo fin quando la loro pena non sarà decretata dal giudice. Nel loro caso, dovrebbe trattarsi di una multa o poco più. E, naturalmente, non potranno più usare un camuffamento.
Orion forse è quello che se la cava meglio: ora è ufficialmente ricercato dalla polizia, ma non credo che rischi davvero qualcosa fin quando resterà su Sixam.
In tutto questo però, non possiamo evitare di domandarci: quanto hanno perso davvero i nostri figli? Che futuro potrebbero avere, dopo una cosa del genere? Hanno perso il lavoro, molti dei loro amici, e ora tutto il quartiere ci guarda con sospetto. Che cosa abbiamo sbagliato?
Enrico: (serio) ormai io e Luna siamo anziani, per noi non ha senso fare discorsi del genere. Ma voi siete ancora giovani, appena le forze dell'ordine vi daranno un attimo di tregua potreste ricominciare da zero da qualche altra parte. O anche andare su Sixam con Orion...
Leo e Aster non gli hanno risposto, neppure loro sembrano sapere che cosa fare.
Non era passata neanche una settimana dall'inizio dei nostri arresti domiciliari, che l'amica (?) di Aster, Roberta, era venuta a bussare alla nostra porta tutta preoccupata.
Non appena quei due si sono visti si sono limitati ad abbracciarsi forte, senza dire nulla. Lei non sembrava neppure minimamente sorpresa di vederci con un aspetto diverso, ma solo tremendamente dispiaciuta per la situazione in cui ci troviamo. Aster doveva essere riuscito a spiegarle tutto, dopo l'ultima volta che l'abbiamo vista.
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A vederli così, non credo che Aster possa decidere di lasciare il quartiere e ricominciare una nuova vita altrove...
Leo invece non ha detto quasi nulla da quando tutta questa faccenda è iniziata, sembra sempre assorto in chissà quali cupi pensieri. Sono preoccupata, non capisco proprio a che cosa stia pensando.
Luna: Leo, ma tu...
Leo: (concentrato sulla TV) un attimo, ma che sta succedendo?
TV: interrompiamo la normale programmazione per una notizia scioccante. Ormai spopola sui social il video girato dalla figlia del signor S., che potrebbe presto far crollare tutta la sua carriera politica degli ultimi anni. Ma vediamo subito un'estratto...
Enrico: ma che accidenti...
Leo: (preoccupato) shhh, fatemi sentire!
Leo fissava lo schermo con aria sconcertata, non sembrava capacitarsi di quanto stava vedendo. Non appena il servizio fu finito scattò poi in piedi e si precipitò verso il computer, probabilmente per cercare di vedere la versione integrale di quello stesso video.
Sembrava davvero preoccupato per quella ragazza, Chiara. E forse iniziavo anche a capire il perché.
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Poche ore prima, non molto lontano, durante la registrazione del famigerato video
Roberta: ehi, hai chiamato proprio tutto il vecchio gruppo degli scout.
Sofia: a che cosa dobbiamo la rimpatriata?
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Chiara: vi devo chiedere un favore. Ho preparato un discorso, potreste filmarmi e mandarlo in diretta sui social?
Roberta: certo.
Chiara: (seria) e non interrompete il video finché non avrò finito di parlare, mi raccomando.
Chiara: (determinata) ehi voi, ma siete davvero convinti di voler dare il Paese in mano a un pazzo ipocrita come il signor S.? Non vi lascerete mica abbindolare da tutti quei suoi discorsi su quanto siano pericolosi gli alieni, come se i veri problemi fossero quelli, tsé...
Chiara: io invece penso di conoscerlo bene, perché vi ricordo che sono la sua figlia minore. Anche se lui non parla spesso di me, non vi siete mai chiesti il perché?
Chiara si era poi fermata un attimo, prima di lanciare uno sguardo furente verso le telecamere che la riprendevano e rimuovere il camuffamento che aveva sempre tenuto addosso fino a quel momento.
Chiara: (furente) beh, che sono quelle facce, siete sorpresi? Proprio così, la figlioletta del perfetto signor S. è un'aliena, ed è stato proprio lui a obbligarmi a camuffarmi per assomigliare a lui! Tutto per mantenere l'apparenza di una famiglia perfetta e per bene, come se a me me ne fregasse qualcosa!
Chiara: la sola idea di vedere quell'idiota ipocrita al governo mi fa schifo! Anzi, è proprio lui a farmi schifo! E per me può anche andare a farsi...
Chiara venne interrotta bruscamente da due agenti di pattuglia di passaggio, che l'avevano vista rimuovere il travestimento. Potevano anche arrestarla, ma a lei non importava proprio nulla: i ragazzi che erano venuti con lei sembravano sconvolti dall'epilogo di quel discorso, ma stavano ancora registrando e trasmettendo in diretta il video di quanto aveva detto.
Forse sarebbe stata in prigione per un po', ma secondo i suoi calcoli non ci sarebbe rimasta a lungo...
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Capitolo 48.2:
La caduta del signor S.
Dal diario di Luna
Fa così freddo oggi...
Dopo aver visto la reazione di Leo a quelle immagini viste in televisione, non abbiamo potuto fare a meno che fermarlo e chiedergli che stesse succedendo. Leo sembrava preoccupato per quello che era successo, e frustrato come non mai perché non era nella posizione di aiutare Chiara in nessun modo.
Questa volta, quindi, riuscimmo finalmente a farci spiegare che cosa gli stesse passando per la testa.
Ci ha quindi raccontato di quanto fosse stato inutile cercare di cancellarle la memoria, come anche di tutto il tempo che avevano poi trascorso insieme. Il tutto di nascosto da noi, che avevamo sempre sostenuto che mettere al corrente della nostra situazione una ragazzina tanto vicina al signor S. fosse un rischio enorme.
E invece alla fine eravamo stati lo stesso denunciati da chissà chi altro, e proprio quella ragazza era stata l'unica a fare qualcosa di concreto per mettere i bastoni tra le ruote al signor S. Dovevamo delle scuse sia a Leo che a lei...
Luna: scusaci, questa volta abbiamo davvero fatto un errore di valutazione.
Leo: ...
Luna: ma credi che abbia fatto tutto questo solo per aiutarci?
Leo: (cupo) no, però... però potremmo essere stati la goccia che fa traboccare il vaso, hai presente?
E, da quando Chiara era stata arrestata alla fine della registrazione di quel video, Leo non era neppure più riuscito a contattarla. Ormai avevamo capito fin troppo bene perché stesse così...
Di sicuro tutto questo aveva dato uno scossone epocale alla carriera politica del signor S. Come avrebbe potuto non essere così? Dopotutto, il fatto che il politico che più opprimeva la popolazione aliena fosse padre di una figlia aliena, con cui per giunta aveva infranto una legge da lui stesso introdotta facendola camuffare da normale umana, era stato lo scandalo più grande della politica degli ultimi dieci anni. Ormai anche quel tipo con indosso un costume da lama aveva più credibilità politica di lui.
Non era passato molto prima che il signor S., soverchiato dal gigantesco scandalo e dalle pratiche legali, si dimettesse del tutto abbandonando la politica. Per un partito come il suo, così incentrato sulla sua persona, questo aveva anche portato a un picco vertiginoso nel supporto da parte della popolazione.
Ne era risultato il caos politico, perché tutti i suoi avversari sembravano intenzionati a cercare di accaparrarsi una fetta di quelli che erano stati suoi elettori. E non potevamo che sperare che tutto questo finisse per andare a nostro favore...
La caduta del signor S.
Dal diario di Luna
Fa così freddo oggi...
Dopo aver visto la reazione di Leo a quelle immagini viste in televisione, non abbiamo potuto fare a meno che fermarlo e chiedergli che stesse succedendo. Leo sembrava preoccupato per quello che era successo, e frustrato come non mai perché non era nella posizione di aiutare Chiara in nessun modo.
Questa volta, quindi, riuscimmo finalmente a farci spiegare che cosa gli stesse passando per la testa.
Ci ha quindi raccontato di quanto fosse stato inutile cercare di cancellarle la memoria, come anche di tutto il tempo che avevano poi trascorso insieme. Il tutto di nascosto da noi, che avevamo sempre sostenuto che mettere al corrente della nostra situazione una ragazzina tanto vicina al signor S. fosse un rischio enorme.
E invece alla fine eravamo stati lo stesso denunciati da chissà chi altro, e proprio quella ragazza era stata l'unica a fare qualcosa di concreto per mettere i bastoni tra le ruote al signor S. Dovevamo delle scuse sia a Leo che a lei...
Luna: scusaci, questa volta abbiamo davvero fatto un errore di valutazione.
Leo: ...
Luna: ma credi che abbia fatto tutto questo solo per aiutarci?
Leo: (cupo) no, però... però potremmo essere stati la goccia che fa traboccare il vaso, hai presente?
E, da quando Chiara era stata arrestata alla fine della registrazione di quel video, Leo non era neppure più riuscito a contattarla. Ormai avevamo capito fin troppo bene perché stesse così...
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Di sicuro tutto questo aveva dato uno scossone epocale alla carriera politica del signor S. Come avrebbe potuto non essere così? Dopotutto, il fatto che il politico che più opprimeva la popolazione aliena fosse padre di una figlia aliena, con cui per giunta aveva infranto una legge da lui stesso introdotta facendola camuffare da normale umana, era stato lo scandalo più grande della politica degli ultimi dieci anni. Ormai anche quel tipo con indosso un costume da lama aveva più credibilità politica di lui.
Non era passato molto prima che il signor S., soverchiato dal gigantesco scandalo e dalle pratiche legali, si dimettesse del tutto abbandonando la politica. Per un partito come il suo, così incentrato sulla sua persona, questo aveva anche portato a un picco vertiginoso nel supporto da parte della popolazione.
Ne era risultato il caos politico, perché tutti i suoi avversari sembravano intenzionati a cercare di accaparrarsi una fetta di quelli che erano stati suoi elettori. E non potevamo che sperare che tutto questo finisse per andare a nostro favore...
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Qualche mese più tardi
Dal diario di Leo
(Le pagine corrispondenti sul diario di Luna sono rimaste vuote)
Siamo rimasti bloccati a casa nostra per mesi interi, le notizie della TV sembravano incoraggianti ma la lentezza con cui il tutto procedeva non poteva che renderci più cupi che mai.
Lo sapevamo tutti che papà ormai non era più in forma, più passavano i giorni e meno energie aveva. Soprattutto la mamma, da bravo medico qual è, sapeva perfettamente che sarebbe successo presto.
Questo però non ci è di nessun conforto, in in momento come questo.
Per lo meno, ha fatto in tempo a vedere l'inizio della caduta del signor S...
(* Anche nel diario di Leo, nessuna annotazione è presente nel mese e mezzo successivo *)
La sentenza per me e Aster finalmente è arrivata, ci è toccata una multa molto salata ma per lo meno ora possiamo uscire da casa. Per quanto riguarda Orion invece... beh, diciamo che per lui è meglio restare su Sixam e non dare nell'occhio ancora per un po'.
La ragazza di Aster trascorre con noi una marea di tempo, stanno iniziando a fare progetti per il loro futuro.
Non ci hanno messo molto prima di decidere di trovarsi una casetta tutta per loro e trasferirsi là.
Nessuno dei due ha un buon lavoro e dopo aver acquistato la casa le loro finanze sono più precarie che mai, ma sembrano anche decisi a voler mettere su famiglia.
Un po' li invidio, vorrei tanto avere anch'io le idee chiare quanto loro...
Sono rimasto molto sorpreso nel momento in cui il mio vecchio Capitano, quello della caserma di polizia, mi ha detto di presentarmi di nuovo sul posto di lavoro con tanto di divisa addosso. Che gli passava per la mente?
Dal diario di Leo
(Le pagine corrispondenti sul diario di Luna sono rimaste vuote)
Siamo rimasti bloccati a casa nostra per mesi interi, le notizie della TV sembravano incoraggianti ma la lentezza con cui il tutto procedeva non poteva che renderci più cupi che mai.
Lo sapevamo tutti che papà ormai non era più in forma, più passavano i giorni e meno energie aveva. Soprattutto la mamma, da bravo medico qual è, sapeva perfettamente che sarebbe successo presto.
Questo però non ci è di nessun conforto, in in momento come questo.
Per lo meno, ha fatto in tempo a vedere l'inizio della caduta del signor S...
(* Anche nel diario di Leo, nessuna annotazione è presente nel mese e mezzo successivo *)
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Dal diario di LeoLa sentenza per me e Aster finalmente è arrivata, ci è toccata una multa molto salata ma per lo meno ora possiamo uscire da casa. Per quanto riguarda Orion invece... beh, diciamo che per lui è meglio restare su Sixam e non dare nell'occhio ancora per un po'.
La ragazza di Aster trascorre con noi una marea di tempo, stanno iniziando a fare progetti per il loro futuro.
Non ci hanno messo molto prima di decidere di trovarsi una casetta tutta per loro e trasferirsi là.
Nessuno dei due ha un buon lavoro e dopo aver acquistato la casa le loro finanze sono più precarie che mai, ma sembrano anche decisi a voler mettere su famiglia.
Un po' li invidio, vorrei tanto avere anch'io le idee chiare quanto loro...
Sono rimasto molto sorpreso nel momento in cui il mio vecchio Capitano, quello della caserma di polizia, mi ha detto di presentarmi di nuovo sul posto di lavoro con tanto di divisa addosso. Che gli passava per la mente?
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- Località: Hogwarts
Leo: signor Capitano, ero praticamente certo di essere stato licenziato...
Capitano: mi è bastato firmare qualche scartoffia per farti tornare.
Capitano: un buon cadetto lo so riconoscere, non mi importa che tu sia verde. Per quello che mi riguarda, potevi pure essere blu a pois gialli.
Leo: ma...
Capitano: hai già sgarrato una volta, ma adesso vedi di tirare dritto. Chiaro?
Così sono tornato a occupare il mio precedente posto di lavoro, sinceramente non ci speravo più. Il capitano resta un personaggio criptico, che avrà mai in serbo per me?
Per ora continuano a farmi lavorare su casi minori come furtarelli nei negozi, non so davvero che aspettarmi per il futuro.
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