Capitolo 27.5:
Rivincita
I ragazzi si spostarono nella capanna di Handir, avevano bisogno di un posto in cui poter parlare indisturbati e l’elfo era felice di mettere a disposizione la sua piccola casetta.
Randall era ancora sotto shock per quello che aveva visto, cosa ci faceva Victoria a Hogsmeade? Quello era un villaggio riservato ai maghi, lei non avrebbe dovuto sapere neanche dell’esistenza di quel posto! E poi perché mai avrebbe dovuto lanciare una piccola bomba in mezzo alla strada? Era semplicemente… sbagliato.
Randall: … non è possibile…
Scarlett: avete letto il giornale della sera? Dà la colpa al solito gruppetto, quello che ha già attaccato il Ministero e Diagon Alley. Verrebbe quasi da dire che la tua amica sia una di loro.
Randall: cosa? Ma non è possibile! Di tutti i ragazzi che vivono nel nostro quartiere, lei era l’unica con la testa sulle spalle!
Scarlett: e allora che ci faceva lì?
Randall: questo non lo so…
Scarlett: certo che sembrano avercela proprio con il Governo: prima il Ministero, poi Diagon Alley e adesso Hogsmeade, che in pratica sono i luoghi simbolo per i maghi in Gran Bretagna.
Randall: ma lei non farebbe mai nulla del genere, non può essere una di loro!
Scarlett: non mi sembra che ci siano molte altre spiegazioni, però.
Randall:
(sconsolato) … hai ragione…
Scarlett: e se fa parte di quel gruppo, è probabile che ci siano anche altri babbani tra di loro. Sarebbe strano, ma spiegherebbe anche tutti i problemi che hanno giù al Ministero per beccarli.
Isabelle:
(preoccupata) Randall, vuoi un po’ di tè?
William: sta’ attenta alla tazz…
Crash
William: … alla tazza.
Tutta questa faccenda aveva almeno un aspetto positivo: aveva tacitamente dato inizio a una tregua tra Scarlett e William. Dopotutto avevano appena assistito a un attentato, e sembrava che la colpevole fosse pure amica di Randall. Al confronto, la faccenda del piccolo duello a lezione impallidiva miseramente. Ma c’era ancora la questione delle Premonizioni in sospeso, William aveva ancora parecchie cose da spiegare.
Scarlett: a già, giusto. Tu ci devi ancora spiegare cosa ti sta succedendo.
William: ma non ci siete ancora arrivati? Eppure è abbastanza semplice.
Scarlett: eddai. Voglio una piena confessione.
William:
(scocciato) e va bene. In pratica Vedo quello che mi sta per succedere attorno.
Isabelle: in che senso “Vedi”?
William: nel senso che Vedo le scene nella mia testa poco prima che succedano.
Scarlett: ma queste scene le Vedi solo, oppure…
William: beh, sento anche i suoni e altre sensazioni del genere. Per esempio quella tua maledetta saliera mi avrebbe fatto un male cane, sai?
Scarlett: scusa, è solo che mi serviva qualcosa ti… ehm... incentivasse a uscire allo scoperto.
William: e poi dici a me che baro.
Scarlett: in effetti un po’ stavi barando.
William: non lo facevo mica apposta, sai?
Isabelle: ma quindi tu Vedi quello che sta per succedere sempre? Tipo, anche adesso?
William:
(cauto) sì.
Isabelle: ma come fai a non dare di matto?
William: in effetti a volte è complicato, soprattutto quando c’è tanta gente come prima a Hogsmeade, o in Sala Grande.