[CONCLUSA] Per sempre

[archisim]

L'ambientazione è davvero magnifica come i nomi **
Sono curiosa di leggere il continuo u.u
Scusa il commento striminzito ma sono di corsa uff

Grazie, i nomi non sono proprio farina del mio sacco, come faccio sempre coi miei sim sono riproduzioni di personaggi di storie, film e anime.. qui c'è un po di mix tra vampiri e cavalieri magici

[archisim]

Armi e amori

Nova e il cavaliere dai capelli corvini si erano ritirati nelle stanze private della regina, dove avevano sorseggiato insieme del Camomillo caldo prima di dedicarsi alle delicate questioni di cui dovevano trattare: il messaggero infatti giungeva direttamente dalle terre di confine, notoriamente tumultuose, con notizie poco confortanti riguardo a nuovi focolai di rivolta.
Nova, la quale aveva ereditato il titolo di regina alla prematura scomparsa della madre, la bellissima Lady Emeraude dei Ciliegi, si era trovata a dover gestire, seppur giovanissima, una situazione difficile nel regno, in quanto la principale fazione avversaria al casato regnante si era sollevata per tentare di salire al potere, per cui per molti anni la guardia reale era stata impegnata nella difesa della sovranità del casato dei Fiori, insidiato dall'avversario casato della Pietra.
I tentativi di rivolta erano stati spesso sedati in modo violento e si erano sopiti solo in seguito alla cruentissima battaglia di Acquaneve - incantevole valle abitata da elfi e fate - nella quale il casato della Pietra aveva subito ingenti perdite, tra cui il proprio coraggioso leader.



Il cavaliere spiegò alla regina che alcuni informatori avevano portato notizia di alcuni gruppi di tumultuosi, prima allo sbando e quindi poco pericolosi, che avevano iniziato a radunarsi ed organizzarsi sotto un non ancora identificato condottiero, i quali, sebbene rivoltosi, stavano assicurandosi le simpatie del popolo minuto che dava loro rifugio e sostentamento, impedendone il riconoscimento e la cattura da parte delle guardie reali.



Nova, per nulla intimorita, aveva quindi garantito un cospicuo invio di praticanti delle arti magiche per dare supporto alla guardia reale nelle ricerche e nell'identificazione dei facinorosi poichè, da tempo immemore, il casato dei Fiori si avvaleva del supporto di elfi e fate i quali, in memoria di un arcano patto, mettevano a disposizione le loro prodigiose abilità.



Soddisfatto di quanto aveva ottenuto, il cavaliere manifestò la necessità di ritirarsi nelle sue stanze per il meritato riposo, ma fu inaspettatamente trattenuto: Nova, la quale non aveva alcuna intenzione di permettere al cavaliere di abbandonare la stanza prima di aver accertato i suoi sospetti, chiese informazioni sulle origini del secondo cavaliere, poichè la sua presenza aveva generato in lei una strana inquietudine.

Nova: ..inoltre messere, gradirei che mi parlaste del vostro accompagnatore, poichè egli ha un aspetto a dir poco fuori dal comune, anzi direi..
Sephiro: Nova, mia regina, per quanto dovremo portare avanti questa farsa? Avete capito che sono tornato per voi dal primo momento in cui il vostro sguardo ha incrociato il mio.. volete dirmi che non avete riconosciuto in me il vostro principe devoto?

Nova aveva già riconosciuto nell'affascinante cavaliere il suo amato Sephiro, probabilmente propostosi volontariamente come messaggero per potersi riavvicinare dopo molti, troppi anni a palazzo.
Durante un incontro ufficiale, di fronte alle ancelle, la regina non si sarebbe potuta permettere alcun segno di emozione - o meglio di fragilità emotiva, così come sarebbe stato considerato - ma ora, soli nel suo studio, Nova aveva dovuto ricorrere a tutto il suo autocontrollo per non gettarsi tra le braccia di Sephiro, languida e concupiscente.



Malgrado la mal dissimulata reticenza di Nova, Sephiro da parte sua aveva colto nello sguardo della sua regina la rinnovata fiamma della passione e, sicuro di essere stato riconosciuto, attendeva solo un segno da parte di lei per potersi svelare e stringerla di nuovo tra le braccia.
Egli era stato costretto a sperarsi dalla sua amata quando era ancora un adolescente, e mentre allora il suo corpo era ancora acerbo, ora le forme abbondanti e morbide di Nova erano una tentazione irresistibile, e non appena la mano di Sephiro sfiorò con dolcezza il viso della fanciulla, il desiderio di entrambi riprese a bruciare più vivo che mai, ed entrambi non poterono fare a meno di concedersi l'uno all'altra.

***

[archisim]

Nel frattempo Umi e Fuu avevano condotto Ser Lestat in giro per una fugace visita del palazzo e infine alla stanza che era stata a lui assegnata.



Durante la visita Lestat era stato di poche parole, ma i suoi pensieri trasparivano chiaramente attraverso i suoi occhi cristallini e impertinenti: mentre Umi ancheggiava indifferentemente per i corridoi, Fuu aveva avuto il tempo di notare come Lestat non le staccasse gli occhi di dosso, ma conoscendo lo spirito ardito dell'amica, aveva anche supposto che la cosa non le dispiacesse, e aveva lasciato che i due flirtassero velatamente fino all'ingresso della stanza.



Quando Umi acconsentì a mostrare l'interno delle stanze private al suo occupante, Fuu si dileguò con una scusa poiché non aveva intenzione di approfondire la conoscenza dello straniero, che invece aveva completamente rapito l'attenzione di Umi.
Malgrado Fuu disapprovasse totalmente il comportamento lascivo dell'amica, non poteva che essere spesso complice involontaria dei suoi numerosi tète-à-tète, e sebbene si augurasse che Umi non si cacciasse nei guai, in cuor suo sapeva - sperava? non lo avrebbe mai ammesso - che prima o poi sarebbe stata scoperta e che, per quanto la regina potesse essere accondiscendente verso queste lussuriose abitudini, la vita di corte imponeva una rigida etichetta, per cui la ragazza sarebbe stata allontanata da palazzo, o peggio..
Fuu si diresse, come sempre in queste occasioni, verso la biblioteca, dove nessuno si sarebbe accorto della sua presenza, poiché quell'ala del palazzo era sempre inesorabilmente deserta.
Nel frattempo Umi aveva mostrato e amabilmente spiegato la storia di quasi ogni singolo banale oggetto presente nella stanza da letto e, delusa dall'indifferenza del cavaliere, si apprestava a lasciare la stanza.



Lestat: E di questo letto? Non mi dite nulla di questo letto? Ora conosco la storia di quelle tende sapientemente intessute dalle fate, e di questo splendido pavimento recuperato dal ponte di un mercantile, ma non mi avete parlato della storia di questo letto..
Umi: Questo letto non racconta storie.. ha imparato ad essere molto riservato..

Il cavaliere si era seduto su un lato del letto, e senza alzare lo sguardo aspettava che la fanciulla cogliesse l'invito.
Umi, assaporando il dolce miele della conquista, si era avvicinata lentamente al letto, scivolando sinuosa attorno alle colonne che sostenevano il baldacchino: ancora una volta la sua bellezza aveva stregato un uomo - o era lei ad essere stata stregata? - e ora, e mentre Lestat ancora fantasticava insensatamente sulla poca loquacità delle pareti, gli si era sdraiata accanto, morbida e sensuale.



Lestat: Siete talmente bella.. posso conoscere il vostro nome?
Umi: Il mio nome è Umi del Fiordaliso.. e io posso conoscere il vostro?



Lestat: Lestat vi basta.

[mettiu]

Lestat! Nome che adoro tratto da un film con un personaggio che adoro! Eccetto il fatto che lo abbia interpretato Tom Cruise, che un po' sulle balle me sta, ma non posso comunque dirgli niente.
Comunque... Umi... presumo che ad essere stregata 'sta volta sei stata te.

[archisim]

Lestat! Nome che adoro tratto da un film con un personaggio che adoro! Eccetto il fatto che lo abbia interpretato Tom Cruise, che un po' sulle balle me sta, ma non posso comunque dirgli niente.
Comunque... Umi... presumo che ad essere stregata 'sta volta sei stata te.

già, Lestat , anche se preferivo Louise ma questa è un'altra storia
Umi stregata....... non sai quanto hai ragione

[mettiu]

Lestat! Nome che adoro tratto da un film con un personaggio che adoro! Eccetto il fatto che lo abbia interpretato Tom Cruise, che un po' sulle balle me sta, ma non posso comunque dirgli niente.
Comunque... Umi... presumo che ad essere stregata 'sta volta sei stata te.

già, Lestat , anche se preferivo Louise ma questa è un'altra storia
Umi stregata....... non sai quanto hai ragione

MarpionaH!

[archisim]

Risvegliate passioni, amori sopiti

La mattina seguente Sephiro si risvegliò solo.
In tutta la stanza si diffondeva soave una delicata essenza di edera, mentre le lenzuola erano ancora intrise del dolce profumo di Nova.
Sephiro pensò che in gioventù aveva commesso il più grave errore di tutta la sua vita abbandonando il palazzo e, soprattutto, le sue residenti.



Erano anni che non riposava in un letto così morbido, erano anni che non riposava affatto: grazie alla sua destrezza con la spada, egli aveva fatto rapidamente carriera all'interno della prestigiosa guardia reale e, con le dovute raccomandazioni da parte del casato dei Ciliegi, non aveva avuto difficoltà ad ottenere il riconoscimento di Gran maestro d'armi.
Il potere conferitogli aveva portato con sé il peso delle responsabilità, e il giovane cavaliere si era ritrovato a viaggiare da un capo all'altro del regno per gestire le più delicate questioni o combattere le più atroci battaglie.
I letti in cui era solito risvegliarsi, solo o accanto ad una qualche compiacente fanciulla, erano freddi e logori, e generalmente il risveglio era indotto dall'arrivo di qualche marito o fidanzato decisamente meno compiacente.



Non ancora sazio del corpo di lei, il cavaliere si alzò in cerca della sua regina.
La trovò nella stanza da bagno mentre si preparava per immergersi nella vasca, avvolta in una nuvola calda di vapore.
Era davanti allo specchio, nuda e bellissima. Le linee morbide dei fianchi, la curva del seno, la pelle delicata e profumata.. come aveva potuto rinunciarvi?



Mentre Nova si immergeva, Sephiro si accomodò su una poltrona accanto alla vasca, generalmente destinata alle ancelle che aiutavano la regina nelle sue abluzioni.
Ancora una volta, osservando i preziosi ricami delle tende, i marmi lucidi e le curatissime decorazioni floreali della stanza, pensò che la vita da re gli si addiceva proprio.
La sua devota regina lo avrebbe accompagnato fino alla vecchiaia, nella tranquillità delle mura del palazzo e nel lusso più sfrenato... niente più battaglie, niente più lenzuola sgualcite..



Sephiro ancora fantasticava sul suo futuro quando Nova, terminato il bagno, gli si era avvicinata e con tono sensuale si era offerta di lavargli al schiena.
Mente il vapore saturava la stanza, Sephiro, tra le braccia della sua regina, non poteva smettere di pensare quanto fosse stato facile - e piacevole - il suo compito .

***

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Per concludere la piacevole mattinata, Sephiro decise di sgranchirsi con una passeggiata rilassante nel parco intorno al palazzo, sia per scuotere i sensi ancora ovattati dal caldo vapore, sia per rivisitare dopo tanto tempo i luoghi cari della sua gioventù.
Dopo aver percorso per un certo tratto il viale principale, all'improvviso, come di riflesso, prese un sentiero secondario, quasi nascosto tra il fogliame, che proseguiva incerto e quasi invisibile nella fitta vegetazione.



Lasciandosi trasportare dalla memoria, Sephiro giunse infine ad una radura, dove riconobbe con nostalgia i giochi della sua infanzia.
Il tempo non aveva minimamente deturpato quel piccolo angolo di paradiso, immerso nei fiori e carezzato da una leggera brezza, e anzi il valore dei ricordi lo rendeva un luogo ancora più idilliaco.
Mentre ancora contemplava la bellezza del paesaggio, l'attenzione del cavaliere fu catturata da una presenza al di là di alcuni cespugli.



Seguendo il percorso degli secolari archi in pietra che attraversavano la radura, si ritrovò ad osservare affascinato una esile fanciulla intenta a dipingere.
Non appena la fanciulla avvertì una presenza alle sue spalle, si voltò spaventata: ormai da anni nessuno riconosceva più la strada per raggiungere la radura e quando si trovava lì, sebbene sola, si sentiva al sicuro, poiché nessuno avrebbe potuto trovarla.



Sephiro, sfoderando un sorriso rassicurante - e malizioso - cercò di tranquillizzare la ragazza, ma non appena poté guardarla in viso riconobbe quegli inconfondibili, ingenui occhi viola che lo avevano tanto tormentato e divertito da ragazzo.

Sephiro: Sei tu.. Luce! La mia piccola principessa Luce..

La ragazza, visibilmente turbata, non rispose.
Il suo principe adorato era tornato e si trovava lì, di fronte a lei, bellissimo, esattamente come se lo ricordava, forse ancora più affascinante, vestito della sua armatura luccicante e fiero nel portamento.



Ma negli occhi aveva ancora l'immagine di lui e Nova nel salone principale, i loro sguardi, i loro gesti; addosso a lui poteva ancora sentire il profumo inconfondibile e famigliare della sorella.
Il suo principe era tornato, ma non per lei.. era già di un'altra.. di una persona che non poteva combattere in quanto ricambiata nei sentimenti, che non poteva odiare in quanto sorella.
In quell'istante avrebbe voluto gettarsi al collo del suo amato, appoggiare il suo cuore alla fredda armatura e percepire lieve il battito di lui, coglierne forse un sussulto.. Mostrare al suo cavaliere quanto anch'ella fosse cresciuta, quanto fosse diventata bella, scoprire forse del desiderio nel suo sguardo.. Forse..

[archisim]

Luce avrebbe voluto mostrare al suo principe che il suo amore di bambina non aveva perso costanza negli anni, ma anzi si era caricato dapprima dell'esuberanza adolescenziale ed infine della passione dell'età adulta.. ma la sua coscienza le gridava "Traditrice!", e gli occhi di ghiaccio della sorella sembravano scrutarla attraverso ogni riflesso di rugiada tutt'attorno.



E senza dire una parola, Luce corse via.

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Confidenze

Quel giorno Fuu, come di consueto, si era rintanata in biblioteca per approfondire le sue ricerche sulla genealogia dei casato dei Fiori e della Pietra: le leggende e gli intrecci amorosi che avevano coinvolto le due stirpi erano per lei una materia molto appassionante, e allo stesso tempo molto intricata, poiché nelle sue ricerche Fuu voleva distinguere tra dicerie e fatti reali, per risalire esattamente ai fatti che avevano portato alla contrapposizione delle due famiglie.
In particolare Fuu cercava qualche elemento che potesse unire le due stirpi, un discendente comune, ma al punto in cui si trovava con i suoi studi, non era ancora riuscita a rintracciarne alcuno ancora vivente.
Mentre era ancora immersa nella lettura, un forte rumore la fece sobbalzare e quasi cadere dalla sedia: si precipitò alla balaustra e vide la principessa Luce entrare in lacrime nella biblioteca.



Luce, disperata dopo l'incontro con Sephiro, si era precipitata lì per non essere vista da nessuno, sapendo che la biblioteca era il posto meno frequentato del palazzo.
Era consapevole che probabilmente avrebbe trovato solo Fuu presa dai suoi studi, una perfetta spalla su cui piangere e sulla quale riversare la propria frustrazione: l'ancella si sarebbe infatti subito schierata dalla sua parte, poiché poco sopportava i modi superbi della regina e conosceva sin dall'infanzia i genuini sentimenti di Luce verso il cavaliere.



Con la consueta dolcezza, Fuu invitò Luce a raggiungerla nel suo piccolo studiolo, e lì la ragazza poté sfogare finalmente tutto il suo risentimento.
Davanti a una calda tazza di Spinoncello - misteriosa bevanda alle erbe capace di liberare la mente dai pensieri tristi, la cui ricetta segreta era tramandata da generazioni presso la famiglia di Fuu - Luce raccontò dell'incontro nel giardino, dello sguardo dei Sephiro, di quanto fossero meravigliosi i suoi profondi occhi blu, ma anche di come quegli stessi occhi avevano guardato bramosamente la regale sorella, mentre a lei avevano riservato solo tenerezza.

Luce: Oh Fuu.. non potrò mai averlo per me, non posso competere con Nova, mia sorella è così bella ed elegante e perfetta.. e poi.. è suo di diritto.. è sempre stato suo.. probabilmente non c'è lui nel mio destino.. ma come questi splendidi girasoli, potrò solo voltarmi a guardare il mio Sole, inarrivabile mentre sorride alla Luna, aspettando di appassire o di essere colta da qualcun'altro..



Mentre le due ragazze ancora parlavano tra loro, entrò Umi, ancora in vestaglia - appena sveglia - e addentando una mela: aveva udito un confabulare famigliare all'interno della biblioteca e aveva raggiunto le amiche per condividere anch'essa le emozioni della giornata precedente.



Fuu, vedendola ancora in abiti da notte, la riprese - come suo solito - ricordandole dove si trovasse, poiché l'etichetta e il rispetto delle regole per Fuu erano essenziali nella formazione di una buona dama di compagnia, quali lei e Umi erano.