«Mi è venuta voce che la regina degli elfi ti abbia richiesto un lavoro...» con tono casuale scrutò ogni piccolo cambiamento nel volto della giovane e notando un fremito socchiuse gli occhi prima di continuare.
«Non che mi importi... no, chi prendo in giro? Certo che mi importa!» Tomoe trattenne il respiro, stringendo le mani a pugno.
«Perché ha chiesto direttamente a te un lavoro che doveva passare prima da me»
“Chi potrebbe averglielo detto? Faelar? Impossibile… quindi chi…?” Tomoe chiuse gli occhi, cercando di scacciare quei pensieri, perché aveva una bella gatta da pelare lì davanti e quindi le riaprì con convinzione, pronta a presentare la sua causa.
«È per questo che sono qui, per dirvelo di persona, la regina vuole il principe morto e anch’io lo voglio se questo potesse significare aiutare la mia gente» tenne dritta la schiena, osservando decisa Yeurl in volto.
«Quindi ho accettato la sua richiesta, ma ovviamente ho bisogno del vostro consenso e aiuto»
Una risata potente scosse la stanza e Yeurl si ritrovò a passare un dito sotto un occhio lacrimante per il troppo ridere, prima di tornare seria e sorridere un po’ beffarda.
«La tua gente? Tomoe... la tua gente è dentro questa gilda» nonostante la risata di prima il tono era serio e coinciso
«Vedi nessuno dei tuoi colleghi vampiri uccidere degli elfi per aiutare la loro razza? No» Yeurl poggiò la schiena contro il suo trono, osservando dall'alto in basso l’assassina.
«Ovviamente hai bisogno del mio consenso e aiuto, quello che vorresti fare è praticamente una missione suicida» storse il naso, grattandosi appena la cicatrice sul volto
«E lo vorresti fare per carità… che è un grande no qui»
Tomoe però tagliò subito il discorso del capo gilda
«Non è per carità, né lo faccio gratis, la regina è pronta a pagarmi un sacco e lo dico sul serio» alla fine decise di chiudere il suo appello con una ciliegina sulla torta
«E voglio che sia la gilda ad avere tutto quell’oro» le orecchie di Yeurl si alzarono e un sorriso sornione le adornò le labbra.
«Allora questa è un'altra storia, mia cara...» si alzò dal suo trono, girando attorno alla scrivania per andare incontro a Tomoe, e subito le strinse una spalla e una mano.
«Accetto la tua richiesta, assassina Tomoe e visto che sono una magnanima persona ti darò l’aiuto di altri due assassini» «Posso deciderli io?» un’altra piccola risata scosse il corpo del capo gilda
«Sceglieranno loro se farlo o meno»
«Capito, grazie boss»