1.1 - Partire è un po’ morire
Alice: Lady Tremaine? E’ permesso? Posso entrare?
Lady Tremaine: Vieni pure, cara, ti stavo aspettando!
Eccola lì, Lady Caffeine, con la sua immancabile tazza di caffè: credo che ormai sia diventata una specie di droga per lei, e non ho idea di quanti ne possa bere al giorno, ma qualunque sia il numero, di sicuro, non è sano.
Ovviamente non stava facendo nulla di importante qui, nel suo studio, ma le piace farsi trovare qui quando ha qualche comunicazione ufficiale da dare, e ovviamente non è mai seduta alla sua poltrona, un po’ perché così può cogliere chi entra alla sprovvista, comparendo allo sventurato da un lato e fissandolo con quel suo sguardo di sufficienza, un po’, secondo me, perché anche lei non si sente tranquilla con quella bestiaccia appesa sopra la testa.
Ha sempre avuto un gusto alquanto bizzarro la signora: in particolare una passione per statue dalle dimensioni abnormi, e se forse il suo intento era quello di conferire solennità a questa stanza, io la trovo solamente inquietante.
Alice: Mi ha fatto chiamare... sono scesa appena ho potuto.
Lady Tremaine: Certo Alice, come sai sono molto occupata a mandare avanti gli affari, e non ho tempo da perdere, ti ringrazio per la tua sollecitudine, per favore, accomodati, ho un nuovo incarico proprio su misura per te.
Quando dice ‘su misura’, significa che sebbene possa sembrare qualcosa di semplice, mi terrà lontano da casa per molto tempo, e soprattutto, semplice non lo sarà affatto.
Lady Tremain: Rabbit! RABBIT! Ho finito il caffè, porta via tutto e preparane dell’altro, e questa volta pressa bene la miscela, questo era più leggero dell’acqua!
Se solo smettesse di bere tutto quel caffè lei sola, probabilmente le industrie Tremaine subirebbero un vertiginoso calo della domanda.. mi chiedo solo: è ricca da fare schifo, che necessità ha di impiegare Rabbit come tuttofare? E’ solo un bambino, e per quanto confortevole possa essere la vita agiata che questa signora ci permette di condurre, Rabbit dovrebbe pensare a giocare e sporcarsi, non imparare a fare caffè che risveglierebbero un morto.
Lady Tremaine: Alice cara, lì sul tavolo troverai il nuovo contratto che sono riuscita a procurarti: devi recarti subito a Immezzoalnulla, lì c’è una persona molto importante alla quale dovrai fare da scorta fino ad una località che lei stessa ti indicherà. Sto già facendo preparare i tuoi bagagli e domani mattina presto una vettura verrà a prelevarti. Domande?
Alice: …
Lady Tremaine: Molto bene. Fai buon viaggio.
Alice: La ringrazio, madre.
Lady Tremaine: Ah, Alice, so che ormai non dovrei più ricordartelo ma: discrezione, mi raccomando, massima dis-cre-zio-ne. Le persone per cui lavoriamo non amano inutili pettegolezzi.
Alice: Certo signora, come sempre.
Come sempre: mezza giornata di preavviso, nessuna possibilità di scelta o di replica.
Ma va bene così: finchè si tratta solo di ‘viaggiare’, significa che ho un posto dove tornare, e in più, con il premio che mi spetta per ogni incarico che porto a termine, riuscirò a mettere da parte abbastanza simoleon per rendermi indipendente il prima possibile e trovare una nuova sistemazione per me e per Rabbit.