Bleed for me

[Akuiyumi]

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"Ecco qui" disse mentre eseguiva il tutto, per coprire con la sua voce l'eventuale rumore del colpo.



Posò il corpo incosciente dell'uomo a terra e chiuse la porta.

"Meno male se né andata, odio essere interrotto." disse l'uomo, credendo di parlare al suo collega.



Charmaine prese la pistola ed un cuscino del letto.

Poteva essere il momento perfetto per una frase ad effetto che faceva molta scena, ma lei era una tipa diretta, soprattutto quando si trattava di lavoro.

Gli sparò due colpi usando il cuscino come silenziatore. Per sicurezza sparò un paio di colpi pure alla guardia già a terra.



Controllò il resto della stanza per appurarsi di aver eliminato tutti, cancellò il filmato e distrusse il monitor, poi si sistemò e si diresse verso la seconda porta. Doveva fare in fretta, il piano cominciava a popolarsi.

La scena di prima con il carrello delle vivande si ripeté, ma questa volta gli uomini erano tre.



"Abbiamo già avuto il regalo di benvenuto dell'albergo." Disse l’uomo che aveva aperto la porta.



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[Akuiyumi]

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Charmaine si scusò, chiedendo dunque di poter ritirare i bicchieri sporchi.



Non appena l’uomo si girò per cercarli nella stanza, lei lo prese e, con la stessa mossa di prima, lo mise fuori gioco. Nascose poi il corpo nel bagno e chiuse la porta.

Ora ne mancavano due. Mannaggia, pensò. La sua specialità era l’inganno, non il combattimento. Se Nelinha fosse stata lì, di sicuro non avrebbe avuto problemi a sbarazzarsi di tutti e due in un solo colpo.



Purtroppo lei non solo doveva liberarsene, ma doveva pure farlo in fretta. Non sapeva quanto ancora sarebbero durate le trattative per l’affare nella stanza accanto.



Fece un rumore, attirando così l’attenzione di uno degli uomini, che si alzò per andare a vedere. Non appena fu a portata di tiro, Charmaine estrasse la pistola e gliela puntò alla testa, usando l’uomo come scudo umano contro il secondo scagnozzo.



“Quanto è buona la tua mira?” chiese al ragazzo con la maglia azzurra.



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[Akuiyumi]

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Questi esitò.

Si era creata una situazione di stallo, in cui nessuno faceva una mossa.

Ci voleva del coraggio.

O della stupidità.



Al diavolo pensò Charmaine. Sparò all’uomo di fronte a sé, poi sparò a quello che teneva in ostaggio.



Terminato il combattimento Charmaine controllò dal monitor la situazione nella camera a fianco: quegli spari erano stati sicuramente sentiti, e Keir era disarmato.

Dal monitor non si vedeva nulla, come se non ci fosse nessuno. In compenso poteva già sentire le sirene della polizia avvicinarsi.



Distrusse ogni prova riconducibile a lei anche da quella stanza, poi uscì.

Entrò nella stanza di Keir usando la tessera magnetica, in tempo per trovare il compratore a terra.



"Che cos'è successo? Come hai fatto a ucciderlo?" chiese a Keir meravigliata.



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[Akuiyumi]

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"Non è morto. Gli ho iniettato una cosina..." Rispose Keir come se niente fosse.



Charmaine puntò la pistola contro l'uomo a terra, intenzionata a sparargli per non fare testimoni, ma Keir la fermò.

"Il composto Z fa perdere i sensi e causa la perdita della memoria delle ultime 6 ore circa. Non è necessario ucciderlo."

"Come vuoi." In fondo per lei non faceva molta differenza. Lui non l'aveva vista. "Dobbiamo andarcene, sta arrivando la polizia."

Lui annuì e prese le sue cose, aspettando che Charmaine terminasse di togliere le telecamere e tutto ciò che rimaneva.

Proprio per quello non fece in tempo ad accorgersi.

Una sesta guardia, fuori dalle due camere, era davanti alla porta, con la pistola puntata.







Si udì uno sparo.

[Tati]

[archisim]

No vabbeh ma ci lasci sempre così
Sono contenta che hai ripreso a pubblicare ^^

[GiuliaSims]

Ho recuperato questa storia, e devo dire che è davvero molo avvincente, complimnti!

[Akuiyumi]

Grazie mille ragazze
Sì, con la quarantena finalmente ho tempo di starci dietro, domani vado avanti con un altro capitolo

[Akuiyumi]

Keir emise un urlo sommesso non appena la pallottola gli trapassò il fianco. Charmaine rispose aprendo un buco nella fronte della guardia, ma ormai Keir era già stato colpito.





Avrebbero dovuto fermarsi a medicarlo, ma non avevano tempo. Gli spari erano ormai stati troppi, sicuramente i poliziotti sarebbero accorsi più velocemente e avrebbero anche chiamato rinforzi.

Dovevano andarsene, e dovevano farlo ora.

Charmaine avvolse il braccio sinistro di Keir intorno alle sue spalle e lo aiutò a camminare per uscire dalla stanza.



Non potevano andare molto lontani, non con lui conciato in quel modo.

Per fortuna si era ricordata dal calendario delle pulizie che la stanza 301 era vuota e per quel giorno non erano previsti arrivi.



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[Akuiyumi]

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Fecero le scale ed entrarono grazie al pass partout magnetico.

Adagiò Keir sul divano.



Diede un’occhiata fuori dalla finestra: la polizia era già arrivata, e le macchine erano parecchie.



Si tolse il grembiule ormai insanguinato pensando che fare.

Il tempo stringeva.



Decise di correre il rischio e uscire dalla stanza a pulire la scia di sangue.



Era questione di minuti. Sapeva che i poliziotti sarebbero arrivati da un momento all’altro. Se l’avessero scoperta… non aveva idea di che avrebbe fatto. Avrebbe potuto dire di essere una cameriera ma non avrebbe potuto spiegare il panno insanguinato tra le sue mani. Inoltre l’avrebbero trattenuta, e Keir sarebbe molto probabilmente morto.

E lei aveva proprio bisogno della nuova identità che lui le aveva promesso.



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