Capitolo 26.2:
Nuova Festa d'Inverno
È arrivata la Festa d'Inverno, ma quest'anno non abbiamo molta voglia di festeggiare. A Silvia era sempre piaciuta un sacco questa festa, ma neanche questo sembra riuscire a tirarle un po' su il morale.
Milo: che stai facendo? Da quando cucini?
Luna: sto provando a fare un arrosto di prosciutto. A vedere Silvia sembra facilissimo, ce l'ha sempre preparato per la festa d'inverno! Invece...
Milo: ma quanti prosciutti hai già bruciato?
Luna: tre, a giudicare dall'odore potrebbero essere quattro a breve.
Milo: posso provare a darti una mano, ti va?
Non abbiamo mai capito di preciso perché papà e Silvia fossero tanto affezionati alla Festa d'Inverno, né perché si ostinassero a propinarci l'arrosto di prosciutto come portata principale ogni singolo anno, sembrava quasi una ricorrenza per loro.
Però sapevamo che quella della Festa d'Inverno era sempre stata la festa principale che avevamo festeggiato tutti insieme, in famiglia. Avevamo solo bei ricordi legati a quella festività, e volevamo cercare di risollevare il morale anche a Silvia facendole ricordare quei bei momenti.
Luna: tutti a tavola, c'è l'arrosto di prosciutto!
Silvia sembrava sorpresa da quella nostra iniziativa, non si aspettava che qualcun altro tentasse di cucinare il suo famoso arrosto di prosciutto. O che volessimo comunque festeggiare la Festa d'Inverno...
Si sedette con aria titubante, esaminato l'arrosto che io e Milo eravamo riusciti a preparare. Era ancora un po' bruciacchiano, neanche lontanamente buono quanto il suo, ma era comunque il tentativo migliore che fossimo riusciti a fare.
Silvia: ... ci avrete messo un sacco di tempo. Non ce n'era bisogno, davvero.
L'aveva detto con il tono triste che aveva da settimane, ma sulle labbra le affiorava anche un mezzo sorriso pieno di nostalgia. Forse, il nostro goffo tentativo culinario aveva avuto successo, dopotutto.