La normalissima famiglia Miller

[§HermioneSims§]

Driiiiiiin!



Leo: pronto?
???: Leo, sei tu?

La voce era del tutto diversa, ma c'era un che di inconfondibile nel suo modo di parlare che me l'ha fatta riconoscere subito.

Leo: Chiara!? Ti hanno rilasciata?
Chiara: ah.

Rispondeva per monosillabi, era un pessimo segno...

Leo: (preoccupato) dove sei? Arrivo subito!



Era la prima volta che ci vedevamo senza camuffamento addosso, eppure ci siamo riconosciuti al volo.



Ci siamo abbracciati, senza dire niente, per non so quanto tempo. Quegli ultimi sei mesi erano stati tremendi per entrambi, ma in quel momento la cosa più importante sembrava il poter essere di nuovo insieme.



Leo: ce l'hai un posto dove stare?
Chiara: ... no, il vecchio mi ha cacciata di casa. Non che volessi tornarci, comunque.

Mi limitai ad annuire, e la portai a casa con me.



Anche con la mamma sembra andare piuttosto d'accordo, dopotutto. Hanno molte più cose in comune di quante pensassero prima di conoscersi di persona.

[§HermioneSims§]

Nonostante tutto quello che ha passato, Chiara continua a protestare per le pari opportunità per gli alieni. Ha pure dipinto un grosso graffito nel bel mezzo del quartiere.



Dice di averlo lasciato a metà e poi averlo ritrovato finito il giorno dopo, chissà chi sarà stato...








Chiara: e stamattina il graffito era finito, e era pure bellissimo! Chissà chi sarà stato...
Leo: chissà...

Dicendo questo, più per riflesso che per altro, aveva portato una mano alla fronte per scostarsi i capelli. Non trovando la sua frangetta aveva poi sbuffato spazientita, non riusciva proprio ad abituarsi al suo aspetto da aliena.

Chiara: stupida testa pelata...

Per me era stato più facile, perché ho vissuto con il mio vero aspetto per tutta la mia infanzia. Chiara invece era stata obbligata a tenere lo stesso camuffamento per tutta la sua vita, al punto che con quella faccia ormai faticava a riconoscersi. Ma ormai sia io che lei eravamo registrati come alieni, per giunta con precedenti di camuffamenti illeciti, e di fatto i camuffamenti restavano illegali. Quindi non c'era molto che potessimo fare.



Chiara: certo che tu assomigli proprio agli alieni dei fumetti così. Anche se un po' i capelli rossi mi mancano, sai?
Leo: tu invece sei sempre stupenda.

A dirla tutta, la trovavo perfino un po' più bella con questo aspetto, ma non credo che Chiara fosse ancora pronta a sentirselo dire. Non che sia poi così importante, se i camuffamenti insegnano qualcosa è proprio che l'aspetto esteriore non è poi così importante, in fondo.

[§HermioneSims§]

Non abbiamo ancora deciso che fare, dobbiamo ancora elaborare molte delle cose che sono successe in questi mesi. Ma per lo meno siamo certi di voler affrontare tutto questo insieme.

[§HermioneSims§]

Capitolo 49.3:
Cambi generazionali

Dal diario di Leo

Aster e Roberta ci hanno chiamato poco fa per dirci che il loro primo figlio è appena nato.



Anzi, per essere più precisi, sono due gemelli: Peter e Samuel. Mi sa che per un po' saranno piuttosto occupati...



A prima vista assomigliano un sacco ad Aster, ma più passano i giorni più somigliano anche alla loro mamma.

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Più fa freddo fuori, più i felini di casa rivendicano la proprietà del divano. È da giorni che non riesco più a sedermici sopra senza che uno di loro mi salti in braccio...



Nel frattempo sono passate da poco le elezioni generali, ha vinto un tipo strano che indossa sempre un costume da lama. Sembra non avere nessuna posizione particolarmente estrema, ma non sembra neanche il tipo di persona incisiva in grado di cambiare qualcosa...

Intanto passano i giorni, e Chiara ci ha raccontato quello che le è successo dopo il suo arresto.



Chiara: dopo aver accertato che fossi davvero sua figlia, mi hanno rimandata a casa in attesa di un verdetto definitivo. E il vecchio idiota, per vendicarsi, mi ha tolto telefono, computer e tutto il resto. Per quello non riuscivi a contattarmi.
Leo: mi ero immaginato qualcosa del genere, in effetti.

E avevo anche pensato che probabilmente lei avrebbe preferito finire qualche mese in prigione che essere bloccata a casa di suo padre, come una ragazzina in punizione.

Chiara: alla fine i giudici avevano deciso che avrei dovuto pagare una multa esorbitante, per camuffamento non autorizzato e per disturbo della quiete pubblica. Mio padre ha pagato senza battere ciglio, poi mi ha cacciato di casa dicendomi di non rivolgergli più parola. Non che io volessi fare qualcosa di diverso, sia chiaro...

In risposta mi limitai a scuotere la testa: il signor S. dava tutta la colpa della sua rovina politica al video di Chiara, ma non si rendeva conto del fatto che se Chiara lo odiava fino a quel punto era solo e soltanto per colpa sua?

Leo: comunque... ma perché per cena mangi solo quell'insalatina?
Chiara: bah, non ho molta fame.

[§HermioneSims§]

Ma anche nei giorni seguenti Chiara continuava a non sentirsi nel pieno delle forze.



Quel suo malessere non sembrava più soltanto qualcosa di giustificabile con lo stress causato da tutto quello che ci era successo nell'ultimo anno, quindi avevamo deciso di chiedere un parere a mia madre. Dopotutto lei è un medico specializzato in alieni, no?



Chiara le ha spiegato a mia madre come si sentisse in quattro e quattr'otto, per poi rispondere a qualche domanda. A un certo punto mia madre annuì, con quell'espressione di chi ha capito qual è la giusta soluzione, e con un sorriso ci disse:

Luna: ragazzi, credo proprio che Chiara aspetti un bambino.

Ma né io né Chiara ci aspettavamo una risposta del genere.



Leo: anche se non ce l'aspettavamo non vuol dire che non possiamo cavarcela, no?
Chiara: ... sinceramente non so se sarei in grado di fare da mamma, non so da che parte iniziare... e poi queste nausee sono davvero tremende.

Non lo dice ad alta voce, è troppo orgogliosa per farlo, ma so che tutta questa situazione la spaventa non poco. In effetti non l'avevo mai sentita parlare di bambini prima, dubito che avesse in programma di averne. Soprattutto, non tanto presto.
Ma lei non è neanche il tipo da tirarsi indietro in caso di difficoltà.


E questo non è neppure sufficiente a convincerla a smettere con le sue proteste.



Ormai il signor S. si è ritirato, ma tutte le sue leggi sono rimaste e Chiara ha intenzione di continuare finché non sarà assicurata la completa parità tra umani e alieni. Inizia anche ad avere un cospicuo numero di sostenitori, il video di denuncia che l'aveva portata all'arresto era diventato in breve tempo virale e molte persone avevano iniziato a seguirla, sia dal vivo che sui social networks.

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Qualche mese più tardi

Dal diario di Luna



Luna: dicono che iniziare a vedere e sentire i fantasmi non sia un buon segno, sai Enrico?
Enrico: così si dice, è vero.
Luna: si vede che non ci sto più tanto con la testa. Ah, la vecchiaia...

[§HermioneSims§]

Luna: tutto questo vuol dire che non mi manca molto, non è così?
Enrico: (vago) forse. Ma, in ogni caso, non c'è niente di cui aver paura.



Luna: non ho paura, in realtà. Ho sempre fatto quello che mi sembrava giusto fare, non mi lascio dietro troppi rimpianti. E ormai i ragazzi sono grandi abbastanza da cavarsela da soli. Gli abbiamo insegnato tutto quello che potevano, no?
Enrico: sì, questo è vero.

Luna: e mi ha anche fatto piacere rivederti.
Enrico: (sorridendo) anche a me.
Luna: a presto, allora.



Dal diario di Leo

Ci siamo svegliati in piena notte, la mamma stava rincasando dopo essere stata chissà dove. Strano, non ci eravamo neppure accorti che fosse uscita, ma se lo aveva fatto nonostante i domiciliari doveva trattarsi di qualcosa di importante.

Poco dopo la mamma si è accasciata sul pavimento, e né io né Chiara abbiamo potuto far nulla per farla rinvenire.





Siamo rimasti da soli... questa è la prima cosa a cui sono riuscito a pensare.


Chiara fa di tutto per starmi vicina. Forse lei non sa come sia amare la propria famiglia, ma nel tempo che ha vissuto qui anche lei si era affezionata alla mamma.



Intanto la sua pancia cresce sempre di più... per quanto io sia triste, non posso lasciarmi andare allo sconforto. In ogni caso, resta il fatto che sia Chiara che il nascituro abbiano bisogno di me.

[§HermioneSims§]

Poco tempo dopo, sono andato a trovare Aster. Con Orion riusciamo solo a scambiare brevi email, ma almeno lui abita ancora qui vicino a noi e possiamo sostenerci a vicenda.



Al momento lui è molto più impegnato di me, tra il lavoro e i gemelli. Più crescono e più assomigliano a Roberta...



Leo: (impacciato) ciao.

Peter mi rispose con una pernacchia, e poi i piccoli tornarono a concentrarsi sul loro gioco.

Aster: salutate lo zio Leo, su.

Ma i piccoli, dopo avergli rivolto uno sguardo annoiato, si limitarono a ignorarlo apertamente.

Aster: (rassegnato) mi sa che è una giornata no... va beh, non importa.
Leo: certo che non sembra per niente facile.

Avremo imparato anche io e Chiara, a fare i genitori così?

Aster: non preoccuparti, all'inizio nessuno sa di preciso che si deve fare. Ma pian piano si impara, no?
Leo: sì, probabilmente hai ragione.
Aster: tra l'altro, non manca più molto al parto di Chiara, non è così?
Leo: meno di un mese, è vero.
Aster: se è un maschietto, possiamo passarvi tutte le tutine che volete!
Leo: grazie, davvero.

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Meno di un mese dopo

Puntuale come un orologio, è arrivata anche l'ora del parto.



Chiara: fa proprio male...



Leo: vado subito a registrarti in reception, non preoccuparti!
Chiara: anche tu dovresti preoccuparti un po' meno, forse...

[§HermioneSims§]

E così è nato nostro figlio, Luke. È tutto sua madre, non sono bellissimi insieme?





Forse ha ragione Aster... anche se è faticoso da morire.


Abbiamo a mala pena fatto in tempo a far addormentare Luke, che Chiara è corsa in cortile per indagare su una strana luce che aveva visto dalla finestra.



Chiara: non ditemi che questa è...

Avevo capito che cosa stesse succedendo prima di lei, e non ci ho pensato due volte prima di lasciare che il raggio tirasse anche me su quella navetta. Questa volta Orion avrebbe dovuto darci una spiegazione molto convincente, altroché!

[§HermioneSims§]

Leo: (alterato) ma che ti è saltato in testa? Se volevi parlarci, potevi almeno avvisarci prima!
Orion: è rischioso anche per noi, se vi ho portato qui è per un motivo importante!



Chiara: quindi questa sarebbe Sixam? È molto più diverso dalla Terra di quanto pensassi!
Orion: come immaginavo, è il tuo primo viaggio qui... in origine questo posto era molto più simile alla Terra di ora, ma ormai l'unico modo per sopravvivere qui è tenere addosso queste tute.
Chiara: oh, ecco a che servono.

Leo: Orion, perché ci hai chiamati qui?
Orion: dritto al punto, eh?



Orion: abbiamo seguito la situazione politica, quel tizio vestito da lama è un vero pagliaccio. Non c'è modo che possa risolvere nulla, come anche tutti gli altri politici che sono in gioco al momento. (Vago) Quindi noi qui su Sixam stavamo pensando di sostenere una candidata diversa.
Chiara: e chi?
Orion: buffo che me lo chieda tu, perché stavamo pensando proprio a te.



Chiara: un secondo, vorreste che mi buttassi in politica? Guardate che al momento non ho minimamente il sostegno necessario per...
Orion: abbiamo visto che hai aperto una raccolta fondi per sostenere la tua causa.
Chiara: sì, e ho messo assieme appena 10§.
Orion: fossi in te controllerei di nuovo, abbiamo deciso di fare anche noi una nostra donazione.
Chiara: non sarà qualche centinaio di § a...
Orion: ma ci hai preso per straccioni! Aggiungici qualche zero in più, su!

Chiara non rispose subito, la notizia sembrava averla lasciata senza parole. Il che sembrava proprio lo scopo di Orion, che a quel punto ci salutò dicendo:

Orion: pensateci.

[§HermioneSims§]

Questa volta mi è capitato un pargolo solo, che per giunta crescendo si è beccato il tratto "indipendente" (ovvero, fin da subito può usare il vasino da solo e rompe le scatole ai genitori molto meno del solito). Forse stavolta me la posso cavare senza faticare troppo...

Capitolo 50.3:
Ad armi pari

Dal diario di Leo



Luke è proprio un bravo bambino, non piange spesso, così sia io che Chiara stiamo perdendo molte meno ore di sonno di quanto pensassimo.



Questo ci dà le energie per continuare a lavorare entrambi come facevamo prima.



???: Miller, il nuovo Capitano vuole parlarti.

La settimana scorsa il vecchio Capitano è andato in pensione, e da oggi il nuovo Capitano ha preso il suo posto nell'ufficio del capo. Sta parlando con tutti qui in caserma, sono curioso di capire che tipo sia...



Capitano: ed ecco il nostro famoso agente alieno... negli uffici amministrativi si parlava molto di te, sai?
Leo: oh.

Quando ho iniziato a lavorare qui indossavo ancora un camuffamento umano, il fatto che fossi stato reintegrato nonostante tutta la mia famiglia fosse stata denunciata per camuffamenti alieni illeciti era stato uno scandalo lì in caserma. Molto colleghi mi guardavano ancora un po' storto, in effetti. Da che parte sarebbe stato il nuovo Capitano?

Capitano: ci hanno assegnato un caso piuttosto consistente, penso che tu sia la persona più adatta per dirigere le operazioni.
Leo: (sorpreso) d-dirigere le operazioni? Ma di che caso si tratta?
Capitano: ci è stato segnalato un gruppo di alieni che si è dato allo spaccio di droga in città, si stanno rivelando incredibilmente difficili da catturare perché ogni giorno cambiano il loro camuffamento e punto di ritrovo. Hanno anche cancellato i ricordi a un cospicuo numero di agenti sulle loro tracce, in effetti.
Leo: ... ma perché proprio io?

In fondo sono un agente come tanti, ho partecipato a delle indagini ma non ho mai preso decisioni di sorta. Perché, come prima cosa, questo nuovo Capitano vuole darmi tutta queste responsabilità?



Capitano: visto che tu hai, come dire... una certa esperienza con i camuffamenti, pensiamo che tu sia la persona che ha più probabilità di riuscire a rintracciarli e arrestarli.
Leo: ah.

Mentre il Capitano parlava, la mia testa macinava pensieri a una velocità ragguardevole. In effetti avevo occhio nel distinguere gli alieni camuffati, ormai ero in grado di riconoscere quel lieve bagliore che avvolge noi alieni quando proviamo qualche forte emozione anche in piena luce. Però...

Leo: ma non pensate che un agente come me darebbe un po' troppo nell'occhio per un'operazione del genere?
Capitano: abbiamo già pensato anche a questo. Ho dovuto far firmare una quantità di documenti che neppure ti immagini, ma sono fermamente convinto che sarebbe stupido non cercare di battersi con loro ad armi pari!
Leo: (confuso) ad... armi pari?

Detto questo, il Capitano mi passò un faldone di documenti di notevole spessore. Per tutta la durata delle indagini, mi davano il permesso di camuffarmi come ritenevo opportuno, come pure leggere nel pensiero dei sospettati o, in caso di estrema necessità, anche cancellargli la memoria.

Capitano: ti ricordi ancora come si fa, vero?
Leo: c-certo.

Detto questo, il Capitano mi salutò con un sorrisetto soddisfatto. A quanto pare, sembrava considerarmi il loro asso nella manica.