Ritornato al lavoro, ho puntato al primo collega pretendendo spiegazioni. Avevo una piccola aliena in casa, come facevano a nascondermi ancora i dettagli?
Stuart: volete spiegarmi che sta succedendo? Non ne posso più, sapete? Se continua così sarò costretto a contattare le autorità competenti!
Collega: ... calmati un secondo, così non risolviamo nulla.
Ho così scoperto che quella degli alieni era una specie parassita, avevano bisogno di altre specie senzienti per riuscire a riprodursi. Devono quindi cercare un pianeta abitato da una specie adatta, "inseminarne" gli abitanti e lasciare che crescessero i loro piccoli, mentre loro continuavano a viaggiare verso altre destinazioni.
Lo scopo del laboratorio invece era quello di fornirgli una base di attracco e di fornirgli i materiali di cui avevano bisogno. Tutte le analisi e le sintesi che facevamo, i macchinari che assemblavamo e la raccolta di risorse avevano quest'unico scopo. I dipendenti umani, poi, erano gli esemplari perfetti da essere impollinati perché sapevano già della loro esistenza, quindi erano le persone più adatte per crescere i loro piccoli.
Gli alieni erano in grado di mimetizzarsi perfettamente con la specie autoctona del pianeta in cui si trovavano, al punto da non essere riconoscibili se non dopo un esame medico attento. Sembrava che ormai almeno l'1% della popolazione terrestre fosse in realtà costituita da alieni sotto mentite spoglie, tutti nati in quegli ultimi dieci anni, da quando quella colonizzazione subdola aveva avuto inizio.
Quasi tutti i miei colleghi del laboratorio erano passati per le stesse esperienze capitate a me, ma nessuno faceva niente perché...
Collega: possono modificarti la memoria. Se pensassero che sei diventato una minaccia, ti cancellerebbero la memoria e ricomincerebbero tutto da capo.
Stuart: e che possiamo fare?
Collega: ora come ora, non molto. Ma, continuando a lavorare per loro, forse potremmo avere qualche speranza. Imparando come funziona tutta questa tecnologia aliena potremmo riuscire a mettere insieme qualcosa che ci torni utile, no? O, almeno, questa è l'unica soluzione a cui siamo riusciti a pensare.
Cancellareci la memoria... non c'è che dire, quegli alieni erano furbi. Ci avevano incastrato per bene, costringendoci a fare esattamente quello che volevano e senza darci spazio per opporci.
Ma doveva esserci un modo per uscirne, doveva esserci. E, costasse quel che costasse, l'avremmo trovato!