[MINISTORIA] Rouge

Archivio delle storie che hanno visto il lieto fine.
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the best girl
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#11

Mi unisco ai complimenti, già le ambientazioni e le foto sono fantastiche, il più anche lo scritto ti cattura completamente!

Attendo sviluppi :wink:
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archisim
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#12

the best girl ha scritto: Mi unisco ai complimenti, già le ambientazioni e le foto sono fantastiche, il più anche lo scritto ti cattura completamente!

Attendo sviluppi :wink:
Grazie :-D :-D :-D gli sviluppi potrebbero essere assai inattesi!!
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aurora16xd
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#13

Complimenti davvero per le inquadrature quanto per la narrazione, una storia molto accattivante! :ohyeah:
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archisim
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#14

aurora16xd ha scritto: Complimenti davvero per le inquadrature quanto per la narrazione, una storia molto accattivante! :ohyeah:
Grazie sono contenta che apprezzi entrambe le cose!
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aurora16xd
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#15

Foto da manuale !!! Bravissima! E la storia è molto invitante :sehi:
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archisim
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#16

Capitolo 2


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Mentre nella villa tutti erano già scivolati tra le accoglienti braccia di Morfeo, il sonno di Rouge era disturbato da un insistente picchiettio che non le permetteva di cadere nel sonno profondo: dall’esterno, qualcuno stava lanciando piccoli sassi contro la sua finestra, con l’intento di svegliarla.
Una volta accortasi della provenienza del rumore, Rouge, sebbene controvoglia, si infilò la vestaglia e uscì ad investigare, anche se già poteva intuire chi ci fosse là fuori ad aspettarla.

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Il disturbatore notturno non poteva essere altri che Dagger il quale, seguendo il manuale “Stalking for dummies”, l’aveva pedinata fino a casa, aveva controllato che le luci fossero tutte spente per essere sicuro che nessuno fosse ancora vigile nella villa, e aveva cercato la camera di Rouge sbirciando tra le tende socchiuse.

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La ragazza non fu molto sorpresa di trovarlo lì fuori, un po’ per intuito femminile, un po’ perché in quella città le sue attuali conoscenze erano limitate a tre persone, due delle quali, se avessero voluto parlarle, avrebbero potuto bussare alla porta della sua camera invece di lanciare sassi alle finestre.
Sebbene lievemente intimorita dall’intraprendenza di quel ragazzo quasi sconosciuto, Rouge era affascinata dai suoi modi spigliati e dalla sicurezza con la quale le si approcciava in modo anche piuttosto ‘confidenziale’ (leggasi ‘ex porcellum’) e non riuscì a tenerlo a bada per molto tempo prima di essere sospinta in casa e trascinata in camera da letto.

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Forse travolta dalla situazione, Rouge si scoprì molto più ben disposta verso lo sconosciuto di quanto lo fosse mai stata prima d’ora in altre occasioni: d’altra parte la popolarità che si era costruita nella sua città natale non l’aveva seguita fin lì, e di certo la reputazione che si sarebbe creata in quel paesello che sembrava fuori dal mondo non l’avrebbe seguita di ritorno a casa.
In un attimo la vestaglia fu sfilata e le mani del ragazzo si fecero strada sempre più intraprendenti. Di lì a poco le luci della camera sarebbero state spente e solo la notte sarebbe stata testimone di quello che sarebbe accaduto successivamente, o almeno questo era quello che pensava Rouge.
La ragazza non si era accorta infatti di essere stata colta sul fatto da Percival il quale, reduce dai postumi dell’alcool, tracciava avanti e indietro il percorso dalla sua camera al bagno, percorso che lo portava a passare ripetutamente davanti alla porta della camera di Rouge, dalla quale aveva potuto osservare (fino a un certo punto) l’evolversi della ‘situazione’.

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Conclusasi la performance, Rouge si addormentò finalmente beata tra le lenzuola, convinta che il suo partner restasse a vegliarla come un angelo custode lì accanto.
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archisim
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#17

E così effettivamente fu finchè la ragazza non si assopì completamente: non appena ella iniziò a dare i primi segni di addormentamento profondo (ebbene sì anche le gnocche russano) l’inatteso ospite notturno, con la destrezza di un felino, scivolò silenziosamente fuori dalla camera e iniziò una perlustrazione notturna della villa.

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Il piano terreno non rivelò nulla di interessante: soggiorno e cucina erano arredati con gusto retrò, pensò il ragazzo, ma nulla in particolare catturò la sua attenzione, nemmeno la fornitissima cantinetta dei vini pregiati o il bar ben provvisto di liquori. Quella sera, in quanto ad alcool, aveva già dato, e il suo interesse era rivolto verso altra merce preziosa.

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Il piano superiore, quasi interamente regno della nonna, si rivelò decisamente più interessante.
Lì erano custoditi tutti gli strumenti e i premi che la veneranda cantante aveva ricevuto e conservato durante la sua lunga carriera: un pianoforte a coda di ottima fattura, un violino che ad occhio e croce poteva benissimo essere uno Stradivari, cimeli realizzati artigianalmente e una infinità di premi luccicanti di metalli di valore. Sebbene la maggior parte degli oggetti erano di dimensioni considerevolmente poco trasportabili, Dagger si accorse che in un angolo della casa la vecchia aveva raccolto le ‘reliquie’ probabilmente più preziose e di più alto valore affettivo, proteggendole addirittura con una barriera di sicurezza a raggi infrarossi.
La perlustrazione del ragazzo fu però bruscamente interrotta e per poco l’arzilla vegliarda, che aveva l’udito ancora fino e il sonno disturbato, non lo beccò in flagrante mentre ancora quello si aggirava per le stanze.

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Il mattino seguente, a colazione, la nonna si lagnò come sempre per la sua lunga notte insonne, ma accusò anche un certo fastidio dovuto a dei rumori notturni insoliti che l’avevano mantenuta vigile più del solito e che ad un certo punto l’avevano anche costretta ad abbandonare la sua lettura conciliatrice del sonno poiché le sembrava di aver percepito una presenza proprio al di fuori della sua camera, presenza poi risultata probabilmente frutto della sua paranoia verso ladruncoli ed approfittatori di cui temeva sempre di essere vittima.

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Sebbene tale rivelazione non avesse minimamente scosso Rouge, aveva però acceso un campanello d’allarme nella testa di Percival il quale, memore dell’incontro a cui aveva assistito durante la notte appena trascorsa, non tardò a capire che il giovane stallone non aveva fatto visita solo a Rouge ma si era intrattenuto in ben altro modo.

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Poiché Percival era fondamentalmente un bravo ragazzo e ormai, essendosi affezionato alla vecchia che lo ospitava, aveva sviluppato verso di lei un senso di protezione ‘nipotesco’, non appena ne ebbe l’occasione si precipitò ad esporre la sua tesi a Rouge, cercando miseramente di non figurare come ‘guardone’, cosa che non gli riuscì per nulla dal momento che la ragazza non apprezzò per nulla la sua confessione, andò anzi su tutte le furie per le accuse secondo lei ingiustificate verso Dagger e che dal suo punto di vista facevano di lei addirittura una complice.
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archisim
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#18

Il premuroso ragazzo oltretutto non sapeva che, proprio mentre lui cercava di convincere Rouge della pericolosità del suo nuovo amico, egli stesso subiva accuse di losche pianificazioni da parte di Dagger, il quale contemporaneamente in chat cercava di far capire a Rouge come il suo coinquilino stesse cercando di screditarlo a causa della sua gelosia.

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Poco dopo, nel pomeriggio, Percival potè tristemente constatare che, malgrado i suoi ammonimenti, nulla era cambiato: mentre si occupava del giardino, si imbattè infatti nella tenera coppietta che indisturbata si scambiava effusioni su una panchina del giardino.

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I due, sebbene si conoscessero solamente da un paio di giorni, sembravano già più uniti che mai, e il povero Percival si struggeva nel cercare di capire come fosse possibile che una ragazza così sveglia e graziosa come Rouge fosse stata completamente sopraffatta da un banale ragazzetto da bar la cui unica qualità era probabilmente quella di saper sedurre giovani fanciulle indifese.

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Fatto sta che Rouge e Dagger restarono praticamente inseparabili fino a sera e dopo infiniti baci e infinite carezze sembrarono salutarsi giurandosi eterno amore e incondizionata fedeltà.
Percival ovviamente, aggirandosi di soppiatto per il giardino, tagliuzzando a caso cespugli qua e là, era stato testimone indesiderato di tutto quello scambio di coccole e saliva, e dopo tutte quelle ore passate a arrovellarsi, si era quasi convinto che i loro reciproci sentimenti fossero sinceri, anzi si era persino risentito di aver formulato quelle accuse irrispettose nei confronti di Dagger, il quale aveva l’unica colpa di essersi intromesso troppo presto nel platonico rapporto che lui si era costruito con Rouge.

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Quando finalmente Dagger lasciò la villa, verso sera, il bel taglialegna dal cuore tenero, sentendosi terribilmente in colpa, e anche un po’ per rientrare nelle grazie della ragazza, pensò di cogliere la più bella rosa del giardino e portarla in dono a Rouge.
Non essendo molto sicuro della reazione della ragazza, Percival si premurò di eliminarne tutte le spine, nel caso la rosa gli si fosse ‘ritorta contro’; inaspettatamente però, Rouge si dimostrò molto lusingata di ricevere un simile dono, e lasciò il suo ammiratore di stucco quando si allontanò verso la sua stanza canticchiando allegramente e inebriandosi ripetutamente del profumo del fiore.

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Calata ormai la sera, tutti nella villa, persino la nonna insonne, occupavano comodamente i loro letti, sprofondati in un lungo sonno che non si sarebbe interrotto fino al mattino successivo se gli avvenimenti di quella notte non avessero tristemente turbato i loro sogni beati.
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#19

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Un losco individuo, interamente vestito di nero e parzialmente incappucciato, si era infatti introdotto nella villa, aveva facilmente disabilitato i sistemi di sicurezza e stava facendo man bassa di tutti i tesori faticosamente accumulati e gelosamente custoditi dall’anziana proprietaria.
Non soddisfatto del suo già lauto bottino, l’intruso si azzardò persino nella camera della nonna, convinto di potervi trovare un altro bel gruzzolo da racimolare: entrato nella camera, vi trovò però solo una nonna dal sonno estremamente leggero che si era svegliata di soprassalto non appena aveva avvertito del movimento inusuale intorno a lei.

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Una volta accese le luci, la nonna, non ancora del tutto sveglia, non realizzò subito di trovarsi di fronte a un vero ladro, ma quando questi le si parò davanti con aria truce, capì che le sue paure si erano purtroppo concretizzate!

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Non sappiamo con esattezza quali fossero le reali intenzioni del ladro, se quella di stordire la vecchia o di frugarla in cerca di perle o brillanti indossati, oppure di farle semplicemente il solletico, fatto sta che fortunatamente, non appena vide in faccia il furfante, la nonna spaventata a morte svenne immediatamente, ricadendo all’indietro sul letto e risparmiandosi l’inevitabile rottura del femore che le sarebbe toccata nel caso fosse franata sul pavimento.

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Con la vecchia fuori combattimento, il ladruncolo ebbe tutto il tempo di arraffare le poche cose di valore che aveva trovato nella camera da letto e il classico contante infilato tra la biancheria intima e allontanarsi cercando una via di fuga.
Per l’intruso insomma stava filando tutto liscio, fin troppo liscio.. finchè nel ripercorrere a ritroso il percorso che aveva fatto per entrare, si trovò davanti un robusto taglialegna con aveva tutte le intenzioni di rovinargli la serata.

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…continua…
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albakiara
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#20

Archi, mi ero persa l'aggiornamento :sohno:
Che dolce Percival che gli ha preso la rosa :slove: E lei se ne è andata canticchiando :slove:
Forse ho speranza di vederli insieme!!!!!
Ora son curiosa di capire che combina Percival :spaura:
Aggiorna prestoooo
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