Gli ambasciatori non si fecero attendere, e Nova e le due dame di compagnia furono convocate urgentemente nel salone principale.
Non appena Nova si fu accomodata, due brevi squilli di tromba annunciarono l'ingresso dei visitatori, e dal portale in fondo alla sala comparvero due figure imponenti, luccicanti nelle loro armature, che avanzavano con passo fiero verso la loro regina.
Notando nuovamente l'assenza della sorella, Nova lanciò uno sguardo tra l'inquisitorio e il minaccioso a Fuu, la quale non potè fare altro che sgranare gli occhioni verdi e abbozzare sulle labbra un "sono mortificata", infatti in quel momento Luce non era mai stata più lontana dai pensieri della ragazza.
L'attenzione di Fuu, come anche quella di Umi, era rivolta ai due uomini che stavano attraversando a grandi falcate la sala, i quali non sembravano nè bifolchi, nè rozzi, nè tantomeno sfigurati dalle cicatrici.
Non appena Nova fece cenno di alzarsi, il guerriero che precedeva il passo le si prostrò davanti per porgerle il saluto come si confaceva nei confronti di una regina, mentre il secondo guerriero si fermò pochi passi più indietro. Allora Nova fece un cenno alle ancelle le quali, per nulla reticenti, si precipitarono ad accogliere il forestiero dai capelli fulvi.