Kristine: sì, è proprio lei!
Adrian: accidenti, sei proprio fissata!
Kristine: mi mancano solo più questa e quella di Joscelind Wadcock, e poi avrò finito tutta la collezione!
Adrian: allora prendila pure tu, tanto io non faccio la collezione.
Kristine: davvero, posso? Grazie mille!
Detto questo Kristine prese la sua nuova figurina e corse al piano di sopra, probabilmente per aggiungerla alla sua collezione. Beata gioventù, era bastato davvero poco per farle passare la squadra di quidditch dalla testa!
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Adrian era poi salito nella sua stanza, il viaggio in treno per Hogwarts lo lasciava sempre esausto e quindi non vedeva l’ora di mettersi a dormire.Entrando nella sua stanza notò che anche Thomas era già salito, e anche che stava fissando una foto con aria meditabonda.
Non appena Thomas si accorse di lui si affrettò a nascondere la foto dentro un barattolo, destando ancora di più i suoi sospetti. Che poteva mai frullargli per la testa?
Adrian: ehi, che cos’era quella foto?
Thomas: non sono affari tuoi.
Adrian: ma...
Thomas: te l’ho già detto a cena, e te lo ripeto adesso: non sta succedendo niente. E tu non devi mettere il naso nei miei affari.
Adrian: e dai, dammi quel barattolo!
Thomas: l’hai voluta tu!
Detto questo Thomas prese la bacchetta da una tasca del mantello e borbottò una formula magica incomprensibile. Sembrava proprio arrabbiato, che incantesimo poteva aver escogitato?
Thomas: da adesso, se proverai ad aprire questo barattolo sarai perseguitato da orribili foruncoli su tutta la faccia per almeno una settimana. E non provare a chiedere a nessuno di aprirlo per darti la foto, perché non funzionerà. Poi non dirmi che non ti avevo avvisato!
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E così era iniziata l’indagine di Adrian sul segreto inconfessabile del suo compagno di stanza. Aveva come la sensazione che potesse c’entrare qualche ragazza, ma non riusciva proprio a immaginarsi che tipo di ragazza potesse mai stare con uno come Thomas. Era divorato dalla curiosità, ma il suo unico indizio era nascosto in un barattolo e protetto da un incantesimo. Per esperienza sapeva che non gli conveniva scherzare con gli incantesimi di Thomas, erano imprevedibili e fin troppo efficaci. No, aveva bisogno di un piano migliore.???: ehi, ciao Adrian!
Adrian: Edgar! Come vanno le cose?
Edgar era un altro studente del loro anno, condivideva la stanza con Adrian e Thomas. Era famoso per essere distratto e anche piuttosto lamentoso, e per questo nessuno degli altri studenti del suo anno sembrava sopportarlo più di tanto.
Edgar: (lamentoso) ho perso il mio barattolo, quello con la mia collezione delle figurine delle cioccorane!
Adrian: davvero?
Edgar: eppure ero sicuro di averlo portato qui a scuola. Avevo appena finito la collezione, accidenti!
Adrian: ma che tipo di barattolo era?
Edgar: aveva degli occhi disegnati sopra. Non è che per caso l’hai visto?
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