Capitolo 40.2:
Cambiamenti radicali
A casa sembra essere tutto tranquillo, pure le gatte sembrano andare d'accordo tra di loro. Lo stesso non si può però dire al riguardo della situazione politica e sociale attuale del Paese...
Presentatore: (in TV) lo sciopero degli alieni di Capital City ha raggiunto otto giorni di durata. I rappresentanti del gruppo domandano a gran voce pari diritti a quelli dei normali esseri umani, sostenendo di sentirsi discriminati sul lavoro, a scuola e in generale nella loro vita di tutti i giorni. Il Signor S., additato come maggiore responsabile dell'instaurarsi di questo clima d'odio nei loro confronti, ha risposto alle provocazioni affermando:
Signor S.: (in TV) non ha senso che giochino tanto a fare le vittime, pure loro si rendono perfettamente conto di costituire un rischio per la sicurezza pubblica. Come possiamo fidarci del tutto di loro, quando gli basta uno schiocco di dita per cambiare del tutto aspetto o per cambiare la memoria dei testimoni attorno a loro? Quali crimini efferati potrebbero compiere, senza essere rintracciabili dalle forze dell'ordine? L'introduzione del decreto di sicurezza 392 di due anni fa ha aumentato di molto la sicurezza di tutti i cittadini, e loro non possono dire nulla per dimostrare il contr...
Luna: spegni quel coso, non ce la faccio più a stare a sentirlo blaterare a vanvera...
Enrico: in televisione non lo fanno vedere, ma a protestare a Capital City ci sono molte persone in più di quante ne riportino le cifre ufficiali.
Sospirai di rassegnazione. Avevamo cercato di prendere un po' di tempo, sperando che la situazione migliorasse, ma così non era stato. Era arrivata l'ora di sondare le nostre alternative...
Luna: sei riuscito a contattare quel tuo vecchio amico, a Windenburg?
Enrico: sì. A detta sua, ultimamente sono stati in molti a fargli la stessa domanda che gli ho fatto io.
Luna: non mi sorprende...
Enrico: sarebbe difficile, ma non impossibile.
Prima di prendere qualsiasi decisione definitiva, avevamo deciso di aspettare che i bambini crescessero abbastanza da poter essere davvero coinvolti nella scelta. Non potevamo trascinarli in una faccenda del genere senza che anche loro ne fossero del tutto convinti...
Comunque, non mancava molto al compleanno di Leo e Orion.
Anche se il tempo passa, continuano ad assomigliarsi molto. Non saprei dire se somigliano più a me o a Enrico, però.
La normalissima famiglia Miller
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Pochi mesi dopo, arrivò anche il compleanno di Aster.
Era arrivato il momento di sedersi tutti e cinque attorno a un tavolo, e di parlare seriamente e apertamente delle nostre opzioni.
Luna: ragazzi, dovremmo parlarvi di una questione importante.
I ragazzi si girarono verso di noi, un po' perplessi, prima che Enrico aggiungesse:
Enrico: voi che ne pensate della situazione, e del Signor S.?
Orion: (senza esitare) penso che sia un grande idiota, e che stessimo tutti molto meglio prima che decidesse di entrare in politica! È tutto un vero schifo, ecco cosa!
Aster: beh... in effetti non è proprio il massimo, a scuola.
Luna: (seria) potremmo avere un'alternativa, però dovete rendervi conto che non potremmo tornare indietro come se niente fosse.
Leo: (preoccupato) che state pensando di fare?
Luna: oggettivamente, per noi non sarebbe difficile lasciare questo posto e ricominciare da zero da un'altra parte.
Enrico: ho dei vecchi amici che adesso vivono al nord, a Windenburg. Sarebbero in grado di fornire dei documenti falsi a tutti quanti.
Luna: la parte più complicata è sempre quella di trovare un medico che attesti ufficialmente che siano davvero esseri umani, e che non sia in atto un camuffamento. Al loro gruppo manca ancora un medico, quindi ci accoglierebbero a braccia aperte, purché accetti di aiutarli.
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Leo: state scherzando, vero? Non vorrete mica abbandonare tutto e iniziare una vita nuova indossando delle facce che non sono le nostre!
Orion: perché no? Preferisci startene qui e lasciarti trattare come uno straccio per la faccia che hai?
Leo: ma sarebbe pericoloso, che succederebbe se ci beccassero?
Orion: basterà modificargli la memoria prima che ci denuncino, no?
Luna: non abbiamo ancora deciso che fare, volevamo parlarne con voi, per decidere insieme.
Enrico: io e vostra madre abbiamo vissuto per poco più di vent'anni con un camuffamento addosso, sappiamo bene com'è. Non è facile vivere con il timore di poter essere scoperti da un momento all'altro, ma ci è sembrato comunque meglio di tutte le discriminazioni che stiamo vivendo ora...
Luna: non volevamo arrivare a pensare di infrangere la legge in questo modo, ma c'è anche un limite alla sopportazione alla discriminazione che stiamo subendo per colpa del Signor S.
I ragazzi si presero qualche settimana per pensarci, si rendevano conto fin troppo bene di quanto fosse importante quella scelta. Orion era stato convinto fin da subito, mentre nei giorni seguenti l'avevano seguito anche Aster e, infine, suo fratello gemello Leo.
A quel punto, dovevamo insegnare ai ragazzi quello che gli sarebbe servito per cavarsela ed evitare di essere scoperti.
Luna: modificare la memoria degli altri è molto faticoso, ma se siete sicuri che la vostra copertura sia saltata non avete molte alternative. Ma, prima di imparare a modificare i ricordi, dovete imparare a leggerli.
Enrico: non è difficile, basta fare così.
Luna: provateci anche voi, su!
Orion: hai detto che si fa così, giusto?
Leo: ... che?
Luna: Aster, cerca di concentrarti un po' anche tu, forza!
I ragazzi si sono allenati con le capacità telepatiche per qualche settimana, prima che passassimo a insegnargli come usare un camuffamento credibile.
Enrico: l'importante è mantenere sempre lo stesso aspetto. La nostra pelle sembra avere una certa memoria in proposito, quindi non è poi così difficile riuscirci.
Orion: userete dei travestimenti diversi da quelli che avevate da giovani, vero? Altrimenti qualcuno potrebbe comunque riconoscervi.
Luna: infatti io avevo in mente qualcosa di un po' diverso.
Enrico: anch'io.
Luna: vediamo, allora.
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Luna: così sembri davvero una persona normale, non c'è dubbio.
Orion: (impaziente) allora adesso tocca anche a noi, vero?
Dei tre Orion era sempre stato il più impaziente a portare avanti questa sfida. E, anche lui, aveva optato per un camuffamento molto diverso da quello che aveva usato per gioco da bambino.
Orion: allora, che ve ne pare? Mica difficile, no? Forza, provateci anche voi!
Leo: è più facile di quanto pensassi, in effetti.
Orion: forza Aster, provaci anche tu!
Aster: (un po' titubante) ... ok, vediamo se mi riesce...
Aster: può passare?
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Enrico: per certi versi è strano avere di nuovo addosso un camuffamento.
Luna: puoi cambiare faccia tutte le volte che ti pare, per me resti sempre tu.
Enrico: in pratica è quasi tutto pronto. Potremmo partire già la settimana prossima.
Luna: sì, anche i ragazzi mi sembrano convinti.
Nella nostra vita avevamo affrontato già molte sfide e cambiamenti difficili, e questo non era affatto da meno di nessuno dei precedenti. Ma finché fossimo rimasti tutti assieme, niente sembrava davvero impossibile.
Per ricominciare da zero in una nuova città, avremmo dovuto tagliare tutti i nostri contatti qui a Oasis Spring.
Una delle parti più complicate è stato salutare mio fratello Milo e la sua famiglia. Per mantenere la copertura, temo che non riusciremo a sentirci spesso...
Milo: così fatico a riconoscervi pure io, sono sicuro che ve la caverete!
Milo: in bocca al lupo, ok?
Luna: buona fortuna anche a voi.
Celine: questo camuffamento ti sta molto meglio di quello vecchio, hai scelto bene.
Orion: più che altro ho cercato di farlo assomigliare a quello di mamma e papà.
Celine: mi mancherete parecchio voi tre, sai? Però, adesso non lasciatevi più mettere i piedi in testa da nessuno, intesi?
Orion: e chi l'ha mai fatto?
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L'ultimo tassello mancante prima di iniziare la nostra nuova vita a Windenburg era quello di mettere assieme delle nuove identità credibili. Da oggi in poi sulla nostra famiglia delle lettere ci sarà scritto "famiglia Mills", ormai i Miller appartengono al passato. Alla fine è quasi ironico, è stato proprio il Signor S. con la sua mancanza di qualsivoglia comprensione nei nostri confronti a convincerci a tornare a camuffarci e a infrangere la legge.
Questa è la nostra nuova casa, è pure un po' più grande di quella che avevamo prima. Ci siamo portati dietro praticamente tutto, soprattutto le strumentazioni scientifiche segrete a cui mio padre aveva lavorato anni fa.
Soprattutto il generatore di buchi neri, con il quale raggiungere indisturbati Sixam, è stato nascosto con cura in una stanza segreta. È uno strumento troppo importante per essere abbandonato, non pare anche a te, caro diario?
Questa è la nostra nuova casa, è pure un po' più grande di quella che avevamo prima. Ci siamo portati dietro praticamente tutto, soprattutto le strumentazioni scientifiche segrete a cui mio padre aveva lavorato anni fa.
Soprattutto il generatore di buchi neri, con il quale raggiungere indisturbati Sixam, è stato nascosto con cura in una stanza segreta. È uno strumento troppo importante per essere abbandonato, non pare anche a te, caro diario?
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Off Topic
Ci ho messo un bel po' per scegliere che nomi usare per le false identità dei protagonisti di questa storia. Seguendo la logica, avrei dovuto scegliere i nomi più diversi possibili da quelli d'origine per renderli meno riconoscibili, però così sarebbe diventato difficile ricordarli anche per me.
Alla fine ho deciso di scegliere nomi molto simili a quelli originali, e anche di usare i nomi di copertura solo quando qualcuno deve pronunciarlo ad alta voce.
Alla fine ho deciso di scegliere nomi molto simili a quelli originali, e anche di usare i nomi di copertura solo quando qualcuno deve pronunciarlo ad alta voce.
Vita nuova
Sono cambiate tante cose da quando siamo arrivati qui, ma alcune cose non cambieranno mai. Vero, Dr F?
Siamo arrivati qui alla fine dell'estate, qui le lezioni iniziano presto e i ragazzi sono già sommersi di compiti. La loro nuova scuola deve essere difficile, guarda come sono seri...
I nuovi nomi sui documenti falsi se li sono scelti da soli. Leo ora è Leonard, Orion ha deciso di farsi chiamare Orson e Aster ha scelto il nome di Alex. Stando ai documenti sono tutti e tre gemelli, così non dovremo giustificare perché Aster sia più piccolo dei fratelli di appena qualche mese. Speriamo anche che questo dettaglio ci aiuti a confondere le acque e a non farci notare dalle forze dell'ordine.
Enrico si è subito messo a correre, di tutti noi resta comunque il più sportivo. Continua a lavorare come giornalista, questa volta per il giornale dei suoi amici che ci hanno aiutato a venire qui. Il loro è un giornale di opposizione, fanno di tutto per cercare di smorzare la propaganda del Signor S. e del suo partito.
Qui ha deciso di firmarsi con il nome di Eric.
Io invece sono capo del personale nel piccolo ospedale di zona. Certo che questi posti si assomigliano tutti, sembra lo stesso ospedale in cui lavoravo prima! Gli architetti di ospedali non devono avere molta fantasia...
Qui mi conoscono come la dottoressa Lucy Mills e, anche se ormai sono a capo di un ospedale intero, alla fine mi sembra di essere ritornata all'inizio della mia carriera. In fondo, prima che decidessimo di palesarci agli umani per quello che siamo abbandonando i camuffamenti, il mio lavoro consisteva già nel curare gli alieni e falsificare documenti per non destare sospetti nelle autorità.
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In questa zona gli alieni che hanno mantenuto o che sono ritornati al camuffamento sembrano particolarmente numerosi, ma nessuno di loro era un medico. È questa la ragione principale per cui ci hanno aiutato tanto con i documenti falsi, e tutto il resto: hanno bisogno di certificati medici falsificati per andare avanti. E, per aiutare la mia famiglia, sono disposta a fare questo ed altro.
Qui il personale sembra ridotto all'osso, mi hanno anche chiesto di seguire il parto di questa signora. Non per dire, ma mi pare un po' presuntuosa...
Paziente: si sbrighi, non ce la faccio più!
Luna: il macchinario è quasi pronto, non serve mettermi fretta.
Paziente: vorrei vedere lei al mio posto, almeno lei ha dei figli?
Luna: d... tre gemelli, a dire la verità.
Almeno così dovrei riuscire a zittirla per un po'.
Luna: se non ha altro da dire, possiamo iniziare.
Per inciso, ha avuto una bambina e stanno bene entrambe, ora.
Tornando a casa...
A casa intanto Aster ha tirato fuori un vecchio cavalletto, deve essere un vecchio regalo della festa d'Inverno. A lui dipingere piace un sacco...
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Però, forse, deve ancora lavorarci un po'.
Leo e Orion invece stanno esplorando un po' i dintorni, qui ad esempio hanno trovato un parco con delle scacchiere vicino a casa.
Anche se ho l'impressione che Orion stesse barando, alla fine ha vinto lo stesso Leo.
Qui, in questo periodo dell'anno, sembrano festeggiare una strana ricorrenza chiamata Ferragosto. A Oasis Spring non l'avevamo mai sentita nominare, chissà com'è. Parlando nella nostra vecchia cittadina, è incredibile quanto faccia caldo anche così a nord, ci stiamo tutti sciogliendo proprio come quando vivevamo nel deserto...
I vicini del quartiere sembrano aver organizzato una festa a delle vecchie rovine, a cui abbiamo partecipato tutti quanti. Dovremo pur farci conoscere anche dalle persone che vivono qui, no?
Leo e Orion invece stanno esplorando un po' i dintorni, qui ad esempio hanno trovato un parco con delle scacchiere vicino a casa.
Anche se ho l'impressione che Orion stesse barando, alla fine ha vinto lo stesso Leo.
Qui, in questo periodo dell'anno, sembrano festeggiare una strana ricorrenza chiamata Ferragosto. A Oasis Spring non l'avevamo mai sentita nominare, chissà com'è. Parlando nella nostra vecchia cittadina, è incredibile quanto faccia caldo anche così a nord, ci stiamo tutti sciogliendo proprio come quando vivevamo nel deserto...
I vicini del quartiere sembrano aver organizzato una festa a delle vecchie rovine, a cui abbiamo partecipato tutti quanti. Dovremo pur farci conoscere anche dalle persone che vivono qui, no?
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