(*più passa il tempo, più si somigliano: da sinistra a destra ci sono Luna, Enrico, Orion, Leo e Aster*)
Luna: ti conviene avere una buona spiegazione per questo! Ti sei messo a rapire gente con quelle navette sgangherate pure tu?
Orion: per la maggior parte del tempo facciamo tutt'altro, in realtà.
Luna: tipo cosa?
Orion:
(ironico) vediamo se ci arrivate da soli... che cos'è rimasto qui su Sixam?
Leo: qui ci sono solo rocce, piante rinsecchite e vecchi ruderi di qualche vecchio edificio...
Orion: bingo! Anche se non li chiamerei vecchi ruderi, non gli rende giustizia...
Orion ci lasciò qualche altro istante a fissarlo con aria confusa, prima di degnarsi di darci una risposta più chiara:
Orion: la tecnologia nascosta qui è impressionante, ma da quando ci siamo trasferiti sulla Terra è stata del tutto abbandonata e lasciata a marcire. Ormai non è rimasto nessuno che cerchi di portare avanti la tecnologia del teletrasporto, quella della ricomposizione elementare della materia, oppure anche quella tecnologia medica tanto avanzata da poter indurre una gravidanza pure nei maschi. E chissà quante altre cose sapevano fare, ma che ormai abbiamo già del tutto dimenticato...
Nessuno lo aveva interrotto, il quadro si stava facendo incredibilmente chiaro. Quindi quello che stavano cercando di fare era...
Orion: non possiamo sapere di preciso a chi possa venire in mente di usare tutte queste tecnologie, soprattutto sulla Terra e con politici come il signor S... Ma nel frattempo vogliamo mettere assieme i quanti più dati che possiamo dai data base rimasti qui, e anche capire il funzionamento dei macchinari prima che si rompano del tutto.
Sono sicura che Enrico stesse pensando le stesse cose che stavo pensando io. Erano cambiate tantissime cose da quando gli alieni si erano trasferiti in blocco sulla Terra, quando io e lui eravamo ancora molto giovani. Da allora, quello che era stato il consiglio degli anziani che aveva preso tutte le decisioni si era lentamente sfaldato, così come l'esercito e gli organi di ricerca scientifica. Il colpo di grazia l'aveva dato l'introduzione delle norme che impedivano l'uso di qualsiasi capacità o tecnologia aliena, capitanate dal signor S. e i suoi analoghi in altri Paesi. Da allora noi alieni eravamo allo sbando, divisi in piccoli gruppi e senza una guida unita, e tutte le nostre conoscenze stavano gradualmente andando a perdersi.
Orion non aveva torto, non si poteva far finta di nulla e lasciare cadere una conoscenza così avanzata nel dimenticatoio. Però...
Enrico: Orion... tutto questo è estremamente pericoloso, sulla Terra siete considerati criminali e qui sembra vigere uno stato di completa anarchia. Non avete gli strumenti adeguati per un compito tanto difficile...
Luna: in pratica, pensate di poter davvero ottenere qualcosa?
Orion: non ho mai detto che sarebbe stato facile.
Aster: quindi vuoi davvero stare qui? Ma non è rimasto quasi niente, come fate a mangiare?
Orion: abbiamo degli agganci sulla Terra, che ci riforniscono di quello che ci serve.
Leo: sembri proprio convinto...
Orion: non mi farete cambiare idea facilmente, questo è certo.
Luna: ... vostro nonno, Stuart, avrebbe dato non so quanto per poter studiare da vicino quella tecnologia. Forse hai preso un po' da lui, sai?
Orion: ...
Luna: ... vostro nonno ci aveva anche lasciato degli appunti che aveva preso nel suo laboratorio. Ci sono tutti gli schemi che ha usato per costruire il generatore di buchi neri che abbiamo a casa, e anche un paio di altre invenzioni che aveva basato su quello che era riuscito a imparare sulla tecnologia degli alieni. Penso che possano servire più a voi che a me.
Detto questo, avevo recuperato quel vecchio libricino dalla tasca per passarlo a Orion, sembrava sinceramente sorpreso.
Orion: ... grazie.
