Qualche giorno più tardi…
Victoria: ma non ti sei ancora preparato? Guarda che i tuoi amici arriveranno tra poco!
Randall: … come?
Victoria: questa sera passano i tuoi amici per cena, non dirmi che te n’eri dimenticato!
Randall:
(guarda l’ora) cavolo, ma è tardissimo! Scusa, avevo perso di vista l’orologio, mi preparo subito!
Victoria si limitò a scuotere la testa, in quell’ultimo periodo Randall aveva proprio la testa tra le nuvole.
Victoria: sbrigati, stanno arrivando!
Anche per Victoria quella situazione non era facile. Secondo la Legge dei maghi lei non avrebbe dovuto sapere nulla del mondo magico, quindi era costretta a fingere di essere ancora all’oscuro di tutto con chiunque al di fuori di Randall e pochissimi altri.
Purtroppo lo Statuto Internazionale di Segretezza era molto chiaro in proposito: i babbani dovevano restare del tutto ignari del mondo dei maghi, con pochissime eccezioni.
Negli ultimi anni i maghi avevano iniziato ad essere molto più aperti nei confronti dei babbani, al punto che ormai anche le nozze tra maghi e babbani non scandalizzavano più nessuno. Anche il Ministero della Magia di fatto permetteva ai maghi di condividere informazioni sul mondo magico con parenti stretti quali coniugi, figli o genitori babbani. Victoria non rientrava però in nessuna di queste categorie, quindi non potevano far altro che evitare a tutti i costi di far emergere quanto in realtà sapesse del mondo magico, e soprattutto riguardo all'anno che aveva trascorso nella Resistenza. Non potevano rischiare che il Ministero decidesse di cancellarle la memoria.
Frustrata dalla situazione, Victoria aveva chiesto a Randall di poter almeno incontrare i suoi amici maghi. Randall parlava sempre di loro e delle cose pazzesche che facevano tutti i giorni, quindi lei era curiosissima di conoscerli. Forse non era del tutto legale, ma Randall non aveva impiegato molto a convincere gli altri. Dopotutto anche loro erano curiosi di incontrare Victoria di persona, ed era certo che nessuno di loro sarebbe mai andato a raccontare di lei al Ministero.
Randall: ciao ragazzi! Accomodatevi, prego!
Scarlett e William sembravano un po’ titubanti e si guardavano attorno con aria perplessa. Ed era anche comprensibile, per loro che venivano da famiglie di soli maghi una casa piena di cose come le lampadine o i televisori doveva avere un che di esotico. Isabelle invece era cresciuta in una casa del genere, quindi sembrava molto più a suo agio. Infatti fu lei la prima a parlare, dicendo:
Isabelle: grazie ancora per l’invito! Io mi chiamo Isabelle, piacere di conoscerti.
Victoria: piacere mio. Loro invece siete Scarlett e William, giusto?
Scarlett: sì. Piacere di conoscerti, Victoria.
William invece si limitò a salutare con un cenno del capo.
Randall: allora, andiamo a tavola? Dovrebbe essere quasi pronta la cena.
Victoria: spero che l’arrosto piaccia a tutti.
Isabelle: sembra buonissimo. Soprattutto la salsa, cosa ci avete messo?
Victoria: solo un po’ di limone.
Isabelle: oh.
Scarlett:
(perplessa) ma l’avete preparato usando gli
elettrodimestici?
Victoria: elettrod
omestici. Comunque sì.
Victoria: Randall mi ha detto che tu sei un Auror, giusto?
Scarlett:
(orgogliosa) quasi, ho iniziato l’addestramento un annetto fa.
Randall: Isabelle invece sta studiando per diventare guaritrice, una specie di medico in pratica.
Victoria: oh. Sembra forte.
Isabelle:
(modesta) beh, devo ancora studiare un sacco prima di riuscire a curare davvero qualcuno...