La normalissima famiglia Miller

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#291

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Luke: ehi, così non vale!
Lyra: ah ah, ti ha pure lasciato il suo numero di telefono! Allora le piaci proprio!
Luke: ...
Lyra: e pure tu ti sei preso proprio una bella cotta, non c'è che dire!

Avrei tanto voluto dire a Lyra di piantarla, ma non avevo proprio elementi con cui controbattere, ci aveva azzeccato in pieno. A differenza mia, lei queste cose le capiva al volo.

Lyra: che aspetti, richiamala, no?




Ci siamo rivisti la sera dopo, in un bar non molto lontano da casa.

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Ero più agitato che prima di un'interrogazione, era normale? Che avrei dovuto fare? E se avessi fatto una figuraccia? E...

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Serena: ehi, ciao Luke!
Luke: c-ciao!

Per salutarmi mi ha subito abbracciato stretto, senza lasciarmi il tempo di pensare a che fare.

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Fu a quel punto che mi resi conto che Lyra avesse assolutamente ragione, Serena mi piaceva in una maniera che non riuscivo a descrivere a parole. E anche per lei sembrava essere lo stesso.

Non mi ricordo di preciso se sia stato io a baciare lei, o il contrario. Non mi pare neanche così importante, dopotutto. Però sembrava, senza ombra di dubbio, la cosa giusta da fare.

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#292

Una settimana dopo

Dal diario di Leo

Ormai mancavano poche ore all'uscita dei risultati delle elezioni, Chiara era stanca come non l'avevo mai vista e anch'io non ero esattamente al massimo della forma.

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Lyra: ehi, lo so che avete roba importante a cui pensare, ma guardate che Luke si è trovato una ragazza! E sembra pure una cosa seria, è da una settimana che se ne stanno sempre appiccicati.
Chiara: (sfinita) oh. Ben per loro...


Quella era senza dubbio una notizia importante, ma Luke ce ne avrebbe parlato di persona quando avrebbe voluto farlo.
Questo probabilmente spiega anche perché non è qui con noi a seguire lo spoglio delle schede elettorali...

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Orion: negli ultimi sondaggi, a quanto eravate?
Chiara: 23%, se fosse confermato saremmo il primo partito d'opposizione.
Roberta: meglio che niente, no?

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I risultati definitivi vennero dati la mattina successiva, dopo una notte intera passata a seguire gli sviluppi in TV.

TV: e questi sono i risultati definitivi: il signor T. si aggiudica la presidenza con il 51.6% dei voti. Dopo un ampio distacco segue la signora S. al 22.5%, il signor G. al...

Chiara: (rassegnata) con la percentuale di seggi che si prenderà, sarà difficile pure dargli contro in Parlamento e fare opposizione... e che cavolo!


Chiara si riteneva sconfitta su tutta la linea, e nessuno di noi trovava nulla di positivo da dire in proposito.



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Il signor T. propose la sua prima legge in TV un mese più tardi, con la sicurezza di chi sa di avere la maggioranza assoluta in parlamento e che quindi è certo del fatto che tutte le proprie proposte di legge saranno approvate e messe in atto in breve tempo.


A casa di Aster
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Signor T: (in TV) l'epidemia avanza sempre di più e l'ipotesi più accreditata resta quella secondo cui il virus sia stato portato dagli alieni. È sempre più evidente che la convivenza non sia più possibile, perché comporta solo pericoli per la nostra salute e la nostra incolumità! Questo è un problema enorme, che richiede soluzioni drastiche...

Roberta: (preoccupata) la sua faccia non promette niente di buono...
Aster: no, infatti...

A casa di Orion
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Fabio: (rassegnato) mi sa che a breve ci toccherà adottare il piano B e tornarcene su Sixam.
Orion: ...

Signor T.: (in TV) abbiamo quindi intenzione di proporre uno spostamento di massa di tutti gli individui con sangue alieno in un'area a loro preposta, in questa posizione. Laggiù potranno fare tutto quello che vogliono, ma non potranno più interferire con noi in alcun modo

Dicendo questo aveva indicato una zona nel bel mezzo del deserto su una cartina alle sue spalle. Sembrava proprio la regione attorno al luogo in cui sorgeva Strangerville.

Orion: ma che accidenti sta blaterando quello?

Il momento di sconcerto generale fu interrotto dal suo cellulare, che si mise improvvisamente a squillare con insistenza.
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#293

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Orion: che vuoi, Celine? Non so se hai visto la TV, ma siamo nei casini fin... (perplesso) come, vi servono le frequenze dei primo canale?
Fabio: 482 MHz, se non erro.

Orion riportò il valore a Celine, ascoltò l'ultima parte del suo messaggio e poi chiuse la telefonata dicendo:

Orion: ... dice di prepararci al piano C.


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Stavamo guardando la TV con aria sconcertata, nessuno si aspettava una mossa del genere da parte del signor T.

Chiara: non può farlo, non è legale!
Luke: ...

Ma non avevamo fatto in tempo a metabolizzare del tutto il messaggio e le sue conseguenze, che lo schermo si oscurò del tutto. A quel punto, un messaggio del tutto diverso iniziò ad essere trasmesso: non sapevamo chi lo stesse trasmettendo, ma la voce era inequivocabilmente quella di un alieno.

TV: Non volevamo arrivare a questo punto, ma ci avete costretto voi. Ci abbiamo provato in tutti i modi a costruire una convivenza pacifica in questi ultimi decenni, ma voi non fate altro che remare contro e cercare odio.
Ci rivolgiamo quindi a tutti gli alieni all'ascolto: possono anche cacciarci dalle nostre case, ma dobbiamo restare uniti. All'inizio sarà difficile, ma con le nostre tecnologie e conoscenze riusciremo a cavarcela e a superare ogni difficoltà.


L'annuncio fu chiuso da un insulto al signor T., per poi restituire la linea allo studio del telegiornale. Sia i giornalisti che noi a casa eravamo troppo sconvolti dall'accaduto per dire alcunché.




Nel giro di mezz'ora, la nostra vita era di nuovo stata completamente stravolta senza che potessimo fare nulla per evitarlo. Che potevamo fare, stavolta?




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Era da un po' che le cose stavano andando fin troppo bene, non vi pare? :shifty:
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#294

Capitolo 63.3:
Nuova Sixam


Dal diario di Leo

Spinti dalla vittoria schiacciante del signor T., i suoi sostenitori stanno diventando sempre più ostili nei confronti di noi alieni. Ci hanno pure lasciato un graffito poco amichevole sul muro di casa, la notte scorsa...

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Ma il vero problema è la velocità con cui procedono le nuove norme anti-alieni del signor T., contro cui l'opposizione in parlamento non riesce a fare nulla.

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Signor T.: " (in TV) ... la convivenza con gli alieni non ha mai funzionato, siamo troppo diversi. Le statistiche sulla criminalità parlano chiaro, come si possono controllare individui in grado di cambiare il loro aspetto a piacimento? Quello di raggruppare tutti gli alieni in un'unica regione a loro dedicata è la soluzione migliore, per tutti quanti. Per questo stiamo facendo il possibile per fa sì che la legge venga approvata nei tempi più brevi possibili..."

Chiara: (arrabbiata) la soluzione migliore un corno! Queste cavolate non avevano senso già quando le diceva mio padre, perché danno tutti retta a quest'altro idiota?

Chiara è evidentemente la più arrabbiata e frustrata per la situazione, dopotutto se solo fosse riuscita a prendere qualche voto in più sarebbe stata in grado di evitare tutto questo.

Ma anche i ragazzi non l'hanno presa affatto bene.

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Pure Lyra, che di solito si lascia trasportare dalla situazione senza stare ad ascoltare troppo "le noiose cose da adulti" non può restare indifferente alla situazione. E, probabilmente, è meglio non riportare qui le testuali parole del suo commento all'ennesimo discorso del signor T.

Mentre Luke...

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Luke: (scuotendo la testa) me ne vado in camera mia...

Nostro figlio è abbattuto come non l'abbiamo mai visto, non è difficile capire il perché... ma non sembra voler condividere quello che pensa con noi.


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Dal diario di Luke

In questi mesi ho passato l'esame di diploma, quasi nessuno si è sorpreso quando mi sono confermato essere uno degli studenti migliori del mio anno. Mi avevano pure ammesso al college, uno di quelli buoni, avrei dovuto studiare storia e antropologia.

È poi arrivato anche il mio compleanno, ma c'è davvero qualcosa di cui festeggiare?

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#295

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Avevo dei progetti, così tanti che fatico ad elencarli ora. Credo che sia normale averne, alla mia età. E ora stiamo per perdere tutto quanto, per iniziare una nuova vita piena di punti interrogativi chissà dove...


Continuo a vedere Serena tanto quanto facevo prima. Sembra scossa quanto me da questa assurda situazione, ma sembra anche riuscire ancora ad analizzarla con una lucidità che sorprende anche me. È proprio brava in questo genere di cose, più passa il tempo più me ne convinco.

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Luke: (rassegnato) ormai la situazione sta peggiorando sempre più. Tanti alieni sono talmente stufi di essere trattati così da essere i primi a voler andare a vivere per conto loro e mandare a quel paese gli umani.
Serena: (rassegnata) era inevitabile, l'odio non può che creare altro odio. Com'è possibile essere così poco lungimiranti?

La vedo triste, e anch'io non posso fare a meno di esserlo.

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Sto bene insieme a lei, e sono certo che per lei sia lo stesso.

Ma non abbiamo mai parlato di cosa ne sarà di noi una volta che questa assurda legge entrerà in vigore.

Noi alieni siamo destinati ad essere ammassati in quella che ora è una regione quasi del tutto deserta. Abbiamo poco tempo per costruire abitazioni e infrastrutture per tutti, come per mettere in sesto l'amministrazione e i servizi che ci serviranno per continuare a fare una vita normale. Per quanto il signor T. si ostini a ripetere il contrario, per i primi tempi regneranno la confusione e l'insicurezza generale. E tutto questo non farà che aumentare l'odio verso gli umani.

Non posso chiederle di venire con noi, non avrebbe senso. E deve pensarlo anche lei, perché non ha mai neanche accennato il contrario.

Prima o poi dovremo affrontare l'argomento, ma nessuno dei due ha il coraggio di farlo...


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Dal diario di Leo

Passano le settimane, Chiara continua a fare del suo meglio cercando di guidare i gruppi d'opposizione, ma la proposta di legge avanza inesorabile.

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Chiara: (amareggiata) abbiamo fatto del nostro meglio, ma siamo soltanto riusciti a far ritrattare le clausole sugli ibridi. Visto che voi non potete usare camuffamenti o telepatia, non sarete obbligati ad andarvene.
Roberta: comunque non possiamo lasciare Aster e Arianna andare da soli. E neanche tutti voi.

Non eravamo sorpresi da questa risposta. A conti fatti, la maggior parte degli ibridi aveva alieni tra i parenti stretti ed era cresciuto nella parte aliena della comunità. Era quindi probabile che una buona percentuale di loro decidesse di seguire gli alieni.
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#296

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Leo: (rassegnato) quindi andiamo tutti a Strangerville. L'ultima volta che ci sono stato c'erano quattro case in croce, come pensano di fare?
Orion: abbiamo messo all'opera il ricompositore di materia, partendo dalle rocce della zona non è difficile produrre case di cemento a poco prezzo.
Fabio: il governo ha anche iniziato a far trasferire le poche famiglie umane che erano rimaste ancora in zona dopo l'incidente, la cittadina è praticamente vuota in questo momento.

Tra di noi regnava la tristezza e la frustrazione. Nessuno di noi voleva andarsene, ma non sembravano esserci via di fuga.



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Dal diario di Luke

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Inesorabilmente, la legge arrivò alla sua approvazione nel giro di pochi mesi, nessuno parlava più di altro.

Tutti noi alieni avremmo dovuto spostarci nella regione di Strangerville al più presto, chi si fosse rifiutato sarebbe stato spostato là con la forza.
La regione sarebbe stata in tutto e per tutto parte integrante del Paese, e quindi soggetta alle stesse leggi e tasse, ma anche dotata degli stessi tipi di servizi e infrastrutture. A tutti sarebbe anche stata data la possibilità di occuparsi delle mansioni a loro più consone.

Buona parte dell'attività di ricerca della regione sarebbe stata concentrata sullo sviluppo delle tecnologie provenienti da Sixam. In fondo, neppure il signor T. poteva negare che il teletrasporto, il ricompositore di materia o la medicina super avanzata di Sixam fossero tecnologie strategiche di interesse nazionale.


Puntuale come solo le brutte notizie sanno essere, anche la nostra lettera di richiesta di trasferimento arrivò.

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E io e Serena non potevamo più rimandare il discorso che avevamo evitato per tutti quei mesi...

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Serena: (triste) state per partire?
Luke: così pare.
Serena: ...
Luke: ...

Serena: quindi questo è un addio.
Luke: uhm.

Era la cosa più sensata da fare, lo sapevamo entrambi. Ma questo non lo rendeva meno doloroso.

Luke: ... in bocca al lupo, per tutto. Sei intelligente, te la caverai bene.
Serena: anche tu.

Lo aveva detto con un cenno di un sorriso, voleva sembrare incoraggiante ma la tristezza nei suoi occhi era evidente.



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Dal diario di Leo

Siamo partiti in inverno, in mezzo alla neve, e mi ritrovo di nuovo a vivere in un deserto.

Siamo finiti in una grossa casa a pochi passi da quella in cui abitavano Orion e Fabio. Non avrei mai detto che saremmo mai potuti diventare vicini di casa.

Ci è stata assegnata una casa del genere, invece dei piccoli prefabbricati che sono toccati alla maggior parte degli altri, principalmente grazie alla posizione di Chiara. Nonostante tutto, la comunità aliena le riconosceva tutti gli sforzi che aveva fatto per cercare di aiutarli...

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#297

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Il signor T. ha mantenuto le sue promesse, qui possiamo fare una vita molto simile a quella che facevamo prima. Io lavoro ancora in una caserma di polizia, Chiara rappresenterà questa regione in parlamento e Lyra frequenta un nuovo liceo. Luke invece sta seguendo le scartoffie per iscriversi all'università locale*.

(*L'espansione con le università non ce l'ho, quindi è una licenza narrativa ;) )


Ma, nonostante tutto, nessuno può dirsi davvero felice di questa nuova situazione.

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Chiara: è il tuo compleanno, non vuoi neanche una torta?
Leo: non c'è molto di cui festeggiare, non ti sembra?

(*In tutto questo casino mi ero persa in pieno il compleanno di Leo, che quindi è invecchiato da solo in mezzo una strada prima che potessi organizzargli una festa :blink: *)




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Leo: almeno questa vostra taverna sembra sempre la stessa.
Fabio: pare che la gestione sia cambiata.
Orion: seriamente Leo, certo che tu inizi proprio a sembrare vecchio!
Leo: ti sei visto tu? Ti ricordo che siamo gemelli!

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Chiara: non eravamo venuti qui per parlare di cose serie?
Leo: infatti. Di che volevi parlarci, Celine?

Celine è uno dei pochissimi umani in zona. Considerando però che è stata uno dei capi del gruppo di alieni che è stato su Sixam e che la maggior parte della sua famiglia è costituita da alieni, nessuno è stato sorpreso nel vederla là con noi.
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#298

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Celine: (seria) abbiamo una proposta da farti, Chiara.
Chiara: di solito c'è motivo di preoccuparsi, in questi casi.

Celine rispose con un mezzo sorriso, sembrava quasi lusingata.

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Celine: a breve, proporremo un referendum a tutti gli abitanti della regione.
Chiara: (perplessa) un referendum?
Celine: i lavori ai laboratori sono molto più avanzati di quanto non pensino quelli del Ministero della Difesa, siamo perfettamente in grado di cavarcela da soli ormai. In breve tempo, potremmo anche superare il Paese da cui proveniamo.

Chiara: (preoccupata) ... che vorreste fare?
Celine: se il referendum sarà favorevole, vogliamo creare un nuovo Stato in questa regione, Nuova Sixam. E vorremmo che tu ti proponessi come Presidentessa, Chiara.
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#299

Capitolo 64.3:
La Presidentessa


Dal diario di Leo

Chiara si è presa un po' di tempo prima di dare la sua risposta. Per aiutarsi a ragionare, ha anche interrogato Orion e Fabio sui dettagli dell'ennesima azione clandestina a cui avevano partecipato.

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Chiara: quindi voialtri ci stavate lavorando sin da quel primo annuncio clandestino alla TV, quando il Signor T. ha detto per la prima volta di volerci mandare qui...
Orion: l'abbiamo rinominato piano C., abbiamo dovuto lavorarci parecchio per fare in modo che fosse tutto pronto in tempo.

Il lavoro che avevano fatto era evidente, avevano usato il ricompositore di materia a piena potenza per costruire tutti gli edifici e infrastrutture che sarebbero stati indispensabili per la vita di tutti. Avevano ragione loro, tecnicamente era possibile riuscire a mettere in piedi uno Stato autonomo e funzionante. Ma a che prezzo?

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Chiara: ma questo sarebbe un taglio netto delle relazioni con gli umani...
Orion: appunto!
Chiara: non ho ancora finito di parlare. Un'azione del genere comprometterebbe del tutto le relazioni con tutti gli altri Paesi del mondo, ci taglierebbe completamente fuori.
Fabio: considerando come ci stavano trattando gli umani, non è detto che questo sia un male. Siamo perfettamente in grado di cavarcela per conto nostro, anche meglio di quanto facciano loro.
Orion: e lo sanno anche loro che non gli converrebbe attaccarci. Di recedente stiamo lavorando a dei fucili a laser che...
Chiara: non possiamo puntare un fucile contro a chiunque cerchi di avvicinarsi, sarebbe inaccettabile!
Orion: perché, invece quello che sta facendo il signor T. segregandoci tutti del deserto è accettabile?
Chiara: no, però non possiamo abbassarci al loro livello! Dovremo lavorare per mettere insieme un Paese in cui tutti possano sentirsi accettati, in fondo è questo quello che ci mancava prima, no?

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Fabio: hai smesso di usare il condizionale, vuol dire che hai deciso di accettare?
Chiara: ... forse. Ma solo se sarò votata dalla gente, non voglio diventare la "dittatrice di nuova Sixam".



Gli alieni non erano arrivati nella regione di Strangerville da neanche un mese quando, senza neanche provare a nascondersi dal Signor T., le nostre televisioni iniziarono a trasmettere informazioni riguardanti il nuovo referendum sulla fondazione di Nuova Sixam e sulle elezioni dell'eventuale Presidente.

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Postino: W Nuova Sixam!

Per certi versi è strano vivere circondati da soli alieni, ma si respira anche un'aria di unità del tutto nuova. Più passa il tempo, più l'esito del Referendum sembra scontato. E questo lo sa anche il signor T.
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#300

Proprio il giorno prima delle votazioni, arrivò anche il compleanno di Chiara. Mi sembra incredibile, non dimostra neanche lontanamente l'età che ha...

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Con nostra grande sorpresa, poco dopo venne anche a mancare il nostro gattone più anziano, Freddy. Con tutto quello che sta succedendo stiamo trascurando i nostri felini in maniera vergognosa...

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Il referendum per la creazione di Nuova Sixam fu vinto con margini stratosferici, nessuno sembrava voler essere una piccola regione di uno Stato che li detestava. Chiara invece ottenne la nomina a Presidentessa con il 63.5% dei voti, tutti si ricordavano ancora di tutto l'impegno che aveva dimostrato negli anni precedenti e in molti avevano deciso di darle fiducia.

Alla dichiarazione della fondazione di Nuova Sixam il signor T. era apparso in difficoltà come non mai, ma aveva troppa paura di una nostra eventuale reazione avversa per fare alcunché. Il primo giorno di Nuova Sixam fu quindi generalmente ricordato come una grande festa, piena di fiducia e speranza per un futuro migliore.

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Chiara: (tra sé e sé) certo che fino a qualche mese fa non mi aspettavo di dover fare un discorso del genere...
Cameramen: (sottovoce) la diretta inizia tra 5, 4, 3, 2...

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Chiara: buona sera a tutti, cittadini di Nuova Sixam! Vi ringrazio per la fiducia che mi avete dato, prometto di dare il mio meglio per guidare questo Paese!

Seguì un breve applauso della folla.

Chiara: quello del trasferimento a Nuova Sixam è stato un passo difficile per tutti noi. Siamo stati costretti a lasciare le nostre case, come anche molte persone a noi vicine, per venire tutti insieme qui. Ma, nonostante tutto, vedo tanta speranza negli occhi della gente intorno a me, la speranza di un futuro migliore. Futuro per il quale abbiamo bisogno dell'impegno di tutti quanti voi, impegno che ora state dimostrando in maniera straordinaria con il vostro lavoro di ogni giorno!

Tutti la ascoltavano con trepidazione e curiosità. Era il primo discorso ufficiale di Nuova Sixam, dopotutto.

Chiara: .... ma, oltre a questo, c'è anche altro che vedo nelle strade. C'è diffidenza verso gli umani, perfino odio per loro. Ma l'odio indiscriminato non può essere uno dei pilastri su cui fondare Nuova Sixam.

Un mormorio generale attraversò la folla, ma Chiara lo ignorò. Invece prese un foglio di carta e riprese il suo discorso.
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