Aiwenor è sempre la stessa, si perde nelle piccole cose, e non vedo quelle davvero importanti!
Ho davvero i piedi doloranti, non sono proprio abituata a camminare per spostarmi da un luogo all’altro.. ah quanto è rilassante e piacevole scivolare tra le fresche acque e raggiungere ogni anfratto di questo mondo, anche quelli più irraggiungibili e misteriosi.. ma la mia cara amica Aiwenor dimora tra le nuvole, e raggiungere il suo castello non è così semplice.
Lei, abituata a spostarsi con un soffio di vento, rapida e impalpabile, non riesce ad afferrare la difficoltà delle cose più materiali, come camminare, soffrire, stancarsi, e questo si rispecchia anche nel suo carattere: sembra percepire solamente le cose più frivole e leggere, mentre tutto il resto è come se si dissolvesse. La seguo...
Nen: Aiwenor, per favore, lascia che io beva solo un sorso d’acqua e sarò come rigenerata, non perdiamo del tempo prezioso in pratiche che non ci appartengono..
Aiwenor: Mia cara Nen, ti preoccupi sempre troppo! Vedrai che dopo ti sentirai molto più rigenerata che con un semplice sorso d'acqua.
L’usanza di accogliere gli ospiti con cibi e bevande deve essere senz’altro qualcosa che deriva dal mondo terrestre.. noi, essenze della natura, traiamo tutto ciò di necessitiamo dall’elemento che rappresentiamo, e non abbiamo bisogno di altro.
Che sia insita proprio nella natura sfuggevole e vuota dell’aria, per Aiwenor, trarre soddisfazione da cose che non ci appartengono?
Torno nell'atrio e noto che questa stanza è ricolma di oggetti inutili, bellissimi nella loro forma, ma alquanto senza sostanza per la loro utilità: statue, decori, suppellettili disposte ovunque, poste qui con il solo scopo di allietare la vista.
E in quell’angolo? Cosa nasconde quella tenda? Scostando leggermente la tenda noto un pezzo di pietra, tutto sporco e incrostato? E dove lo può aver trovato Aiwenor? Non è di nessuna utilità! Ed oltretutto è brutto! Che orrore, gli darò una pulita, gioverà senz’altro all’armonia dell’arredamento.