2.5 – Non c’è Rose senza spine
Allora, forza Greta, non puoi vivere nell’incertezza per sempre: quell’uomo, chiunque esso fosse, ti ha lasciato un numero da richiamare, quindi devi scoprire la sua identità.
Squilla!
Oddio no ho cambiato idea, POSSO vivere nell’incertezza! Metto giù!
Ma che ho fatto?! Adesso vedrà uno squillo e penserà che voglio che mi richiami lui? Ma che figura ci faccio!
Richiamo. Coraggio, posso farcela.
O forse no.
Gil: Pronto?
Greta: Ehm, pronto?
Gil: Chi parla?
Greta: Salve… io.. io sarei, cioè, io SONO Greta ho trovato questo numero su un foglietto.
Gil: Lo ha trovato?
Greta: Cioè NO! Voglio dire, mi HAI LASCIATO questo numero su un foglietto, qualche tempo fa, ci siamo ehm… diciamo… ‘visti’ una sera al Pandemonium e mi hai scritto solo questo e siccome ho le idee confuse su quella sera ero curiosa di capire chi fossi. Tutto qui. Forse era meglio lasciar perdere ecco.
Silenzio, non risponde. Probabilmente sta pensando chi sia quella squinternata che richiama dopo una serata di baldoria. Oppure peggio non era nemmeno il numero giusto, e sta provando pietà per questa poverina in cerca di attenzioni che richiama numeri di sconosciuti… perchè perchè non ascolto mai quella vocina della mia saggia coscienza quando mi mette in guardia dal fare cavolate come questa?
Gil: Oh Greta! Certo ora ho capito! La cow-girl
Cow girl?! Ah già il cappello! Oddio.
Gil: Hai ragione scusami ti ho lasciato ben pochi indizi! Ma sai sarà deformazione professionale... mi fa piacere che tu mi abbia chiamato, ma purtroppo mi cogli proprio in un pessimo momento, ma ora ho il tuo numero e appena stacco il turno questa sera ci risentiamo con calma.
Sì certo, bella mossa.
Greta: D’accordo… a più tardi allora.
Gil: Ehi, non sto scherzando, sono sul posto di lavoro e non posso proprio stare al telefono, ma ti ho lasciato il mio numero sperando mi richiamassi. Se volevo fare lo str*nzo me ne sarei andato e basta, non pensi? Vorrei rivederti.
Greta: C-certo, anche a me piacerebbe… a-allora a stasera…
Gil: Gil
Greta: A stasera Gil.
Ce l’ho fatta! Ce l’ho fatta? Mi sembra sia andata bene, no? Cioè probabilmente non mi richiamerà mai ma io il mio tentativo l’ho fatto.
Però se non avesse voluto farsi trovare non avrebbe lasciato il numero quella sera, poteva sgattaiolarsene via mentre dormivo e sarebbe morta lì.
Gil, si chiama Gil.
E chi se lo ricordava? Non ricordo nemmeno bene il suo volto, ma so che era molto affascinante.
E ha anche una voce sexy.
Era sul posto di lavoro mmm chissà che lavoro fa? Magari è un chirurgo? Beh non penso si porti il telefono in sala operatoria. Ha parlato di deformazione professionale, ma riferito a cosa? Ha lasciato pochi indizi…
Oddio, e se fosse un maniaco?