Le lezioni si facevano sempre più pesanti. Era normale, considerando che gli esami di fine anno si stavano avvicinavano, ma la mole di compiti assegnati dalla professoressa di trasfigurazione era comunque esagerata. Non serviva certo un veggente per dire che nessuno sarebbe riuscito a finirli.
E la giornata non era neppure finita. Era venerdì, il che significava lezioni di divinazione con la nonna.
Nonna Sybille: buonasera Will. Sento che qualcosa ti preoccupa, cosa succede?
William: ecco… è solo che questa faccenda dei sogni non migliora affatto.
Nonna Sybille: uhm, in effetti sembri anche più stanco delle altre volte. Ma, di preciso, cosa stai sognando?
William: sempre una vecchia strega, china su un calderone a fare chissà cosa.
Nonna Sybille: e sei così preoccupato solo perché sogni una vecchia strega?
William: è che… che ha qualcosa di molto inquietante, ecco.
Non poteva dire che quella era la stessa vecchia, camuffata da custode, che aveva seguito nei sotterranei a inizio anno. Ormai lui e gli altri avevano, seppur tacitamente, deciso di tenersi la faccenda per loro.
Nonna Sybille: il sogno che fai è lo stesso ogni notte?
William: adesso che mi ci fai pensare, direi di sì.
Nonna Sybille: allora deve essere una Premonizione che vuole uscire fuori a tutti i costi. Quindi c’è un solo modo per risolvere la faccenda.
William: che sarebbe?
Nonna Sybille: tirarla fuori. Non temere, ho proprio quello che fa al caso nostro.
Prese la sua grossa borsa ricoperta di perline e iniziò a tirare fuori una serie di strane erbe aromatiche. Già solo l’odore di quella roba faceva girare la testa a William.
William:
(preoccupato) e cosa dovrei farci?
Nonna Sybille: dobbiamo preparare un infuso con queste erbe, che poi tu dovrai bere. Se la cosa funziona, dovresti andare in una specie di stato di trance, durante il quale vedrai la tua premonizione.
William: in che senso “se la cosa funziona”?
Nonna Sybille: non preoccuparti, non può succederti niente di male.
Nel giro di pochi minuti le erbe erano state pestate e messe in infusione in una teiera di acqua calda. La nonna ne versò poi un po’ in una tazza, che porse con sguardo incoraggiante a William.
Nonna Sybille: forza, bevilo tutto.
William si sentiva svenire già solo sentendo l’odore di quella roba, e non aveva nessunissima voglia di andare “in uno stato di trance”. Ma se non avesse finalmente affrontato quella Premonizione avrebbe anche continuato a fare quei sogni… no, doveva farsi coraggio e buttare giù quell’intruglio malefico.