1.1 I Sei Regni
Fino a poco fa i Sei Regni erano Sette, più la Penisola di Ferro.
Secoli fa i
Targaryen, erano giunti dal Continente Orientale e si erano stabiliti a
Roccia del Drago, una terra piuttosto arida, periferica e considerata poco importante.
Aegon I Targaryen, detto il Conquistatore, grazie a quelli che, secondo la leggenda, erano i suoi draghi (che per alcuni erano solo aerei sputafuoco) aveva conquistato tutto il Continente Occidentale e l'aveva unificato nei Sette Regni, dando inizio alla dinastia Targaryen.
La
Penisola di Ferro era considerata al di fuori dei suddetti anche se Aegon, nella sua Guerra di Conquista, l'aveva annessa al Reame.
Circa 30 anni fa
Robert Baratheon aveva guidato la rivolta contro Aerys II, il Re Folle, 17° re Targaryen, e aveva messo fine alla dinastia, sedendosi sul Trono di Spade.
Tutti i membri della famiglia Targaryen erano stati trucidati, tranne gli ultimi due figli del Re, Viserys e Daenerys, all'epoca due bambini, che si erano rifugiati nel Continente Orientale.
Dopo la prematura scomparsa di Re Robert, si era scatenata la cosiddetta guerra dei Cinque Re, che in seguito era diventata la guerra delle Due Regine.
Dopo 12 anni di battaglie, tregue, tradimenti, cambiamenti di fronte e assassinii, era salito sul Trono
Aegon VI, da tutti conosciuto come Jon Snow.
Suo zio Eddard Stark, infatti, per salvargli la vita, lo aveva fatto credere suo figlio illegittimo. Aegon VI, detto il Pacificatore, non era stato cresciuto come un erede al trono e non voleva essere Re. Infatti, dopo aver portato la pace nei Sette Regni e aver concesso l'indipendenza al Nord e alla Penisola di Ferro, aveva abdicato in favore di suo figlio Aerys III, che però era solo un neonato.
Aegon aveva stabilito che, fino alla maggiore età di suo figlio, avrebbe governato un parlamento di 5 nobili e che, anche quando Aerys sarebbe stato in grado di regnare, non avrebbe avuto un potere assoluto, ma le sue decisioni avrebbero sempre dovuto avere l'approvazione del Parlamento.