...
Questa era la parte facile, il difficile veniva adesso: il laboratorio era protetto. Oltre la porta camuffata c'era una stanza vuota che fungeva da scanner, sorvegliata da una telecamera fissata al muro dall'altra parte della stanza. La porta successiva, che dava sul laboratorio, richiedeva un'autenticazione ad impronta digitale.
Charmaine si era già procurata le impronte dell'informatica che lavorava lì giorni prima, ora doveva solo superare tutto il resto…
Non aveva molto tempo. Alle 16.40 in punto le telecamere e lo scanner avrebbero avuto un piccolo crash, e lei avrebbe avuto esattamente 20 secondi per arrivare al laboratorio piazzando dei dispositivi elettromagnetici per tornare poi indietro.
Il tempo era fondamentale.
Non appena il minuto scattò, aprì la porta, precipitandosi sulla prima telecamera.
Era posizionata in alto. Molto in alto.
Più di quanto lei riuscisse a saltare.
Non ci voleva.
Decise di non perdere ulteriormente tempo con quella telecamera, superò lo scanner delle impronte e raggiunse il laboratorio.
Inserì la chiave USB che conteneva il programma di decrittazione della password e la copia del programma che doveva rubare.
Mentre il pc lavorava, aprì la porta per pensare alla telecamera della prima stanza. Era più semplice da quella posizione perché la telecamera era fissata a quel muro, permettendole così uno spazio di manovra più ampio.
Osservò con più calma, realizzando che non c'era modo di arrivare fin lì. La stanza era completamente spoglia, senza nessun appiglio, inoltre era anche troppo larga per poter fare perno con le gambe.
Sapeva esattamente cosa doveva fare.
Tornò nel laboratorio, individuando sulla scrivania un oggetto che non faceva parte della sua missione ufficiale, ma che lei cercava ugualmente.
Un nuovo tipo di esplosivo, chiamato 3XPL-0, un bel guadagno se venduto alle persone giuste, quasi un peccato che lei lo stesse rubando per fare un favore a qualcuno.
...